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Corso dei Martiri, il sindaco Trantino perde la pazienza: «I proprietari dell'area diano chiarimenti su opere e tempi»

La vicenda del parcheggio, la pec dell'amministrazione alle imprese per avere il piano industriale

Redazione La Sicilia

15 Febbraio 2024, 17:26

Aree-corso-martiri

Con una mail di posta certificata, inviata ieri ai proprietari delle aree di corso Martiri della Libertà il sindaco di Catania Enrico Trantino ha «diffidato i privati a presentare, entro 10 giorni, il piano industriale, per avere contezza dello status aziendale, della sussistenza delle risorse necessarie per la realizzazione di quanto sottoscritto in convenzione e delle azioni strategiche pianificate per garantire il raggiungimento delle obbligazioni discendenti».

Nella pec si intima inoltre ai raggruppamenti societari di «procedere con le necessarie operazioni di bonifica per eliminare il degrado esistente e in guisa da riattivare e riportare le condizioni delle aree interessate a un livello consono sia di igiene che di sicurezza. L'ulteriore differimento della procedura di gara per la realizzazione del parcheggio di piazza della Repubblica e delle attigue aree a verde - si legge nella pec - lascia verosimilmente pensare a una dilazione sine die dei tempi di completamento delle suddette opere di urbanizzazione, generando dubbi sull'esistenza di un piano industriale per la realizzazione, secondo il masterplan presentato a questa Amministrazione. Il protrarsi di questa condizione di stallo, da cui è facile intendere che le società interessate non hanno né contezza né certezza degli investimenti da realizzare, mi impone - prosegue la missiva - di sollecitare immediati interventi di messa in sicurezza e di riparo del degrado delle aree dell’intero corso dei Martiri non potendo più, quest’Amministrazione permettersi di tergiversare in attesa dell’iniziativa privata».

Nella stessa ingiunzione viene anche evidenziato che la nuova richiesta di rinvio per la realizzazione del parcheggio non può essere accolta perché essa «origina una situazione di palese inottemperanza rispetto alle obbligazioni giuridiche da voi assunte in sede di Convenzione, ma anche perché la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione convenute costituisce una lesione dell’interesse pubblico sotteso al compimento delle stesse che, oltre a quello dello sviluppo territoriale e dell’urbanizzazione, coincide con il risanamento, il decoro e la sicurezza di aree che rivestono una posizione di centralità nel tessuto urbano catanese».

«Attendiamo i riscontri dovuti alla nostra azione - ha spiegato Trantino - perché non è ancora possibile remorare. Ne va dell’interesse e del decoro della città che dopo oltre settant'anni deve sanare una ferita ancora aperta. Con rigore e trasparenza renderemo noti gli esiti di questa interlocuzione aprendo un confronto costruttivo e conducente anzitutto con il consiglio comunale e con la Città. Con questo approccio, faccio presente che parallelamente alla diffida ai privati, ho manifestato l’interesse del Comune di Catania a voler acquisire, nei modi e nelle forme di legge, tutte le aree che formano oggetto della Convenzione per il completamento delle opere di urbanizzazione previste e dell’intero piano di risanamento di San Berillo».