«L’elisuperficie operativa a breve», su Nesima c'è uno spiraglio
Le rassicurazioni dell’assessore Porto: «Si parla di settimane, al massimo qualche mese: attenzione alta sui temi di Protezione Civile»
La Sicilia è finalmente pronta a svelare il “mistero” della elisuperficie di Nesima, annessa alla sede della Protezione Civile comunale. L’infrastruttura, strategica, in realtà è pronta da quando era stata realizzata circa dieci anni fa (nel 2014) per una spesa di 300mila euro con fondi della Protezione Civile, incluse le strumentazioni per l’atterraggio notturno. Ma, da allora, mai nessun elicottero è lì atterrato né decollato, nonostante si trovi accanto all’ospedale Garibaldi Nesima e a breve distanza dalla zona commerciale di Misterbianco. Inoltre l’elisuperficie non risulta ancora nell’elenco di quelle autorizzate Enac.
La svolta
«Prima non c’erano i presupposti per rendere operativa la struttura -rileva Alessandro Porto, assessore comunale alla Protezione Civile - ora che i lavori della metropolitana sono arrivati a conclusione, previsti in consegna entro aprile, sto lavorando per l’avviamento della elisuperficie, anche grazie alla preziosa sollecitazione ricevuta dal vostro quotidiano. Si parla di settimane, al massimo qualche mese e comunque tempi brevi, ne ho parlato con il sindaco Enrico Trantino e ne è entusiasta. Ho già contattato l’azienda che lavora con Cannizzaro e Policlinico e si occupa del contratto con Enac, della manutenzione quotidiana necessaria una volta che la pista sarà diventata operativa, ma soprattutto della gestione a supporto di atterraggio e decollo degli elicotteri, per cui ci vuole personale specializzato. Ritengo che l’elisuperficie possa essere utile anche ad altre strutture, ad esempio l’ospedale Garibaldi con cui mi sono ripromesso di prendere contatti perché effettuando un sopralluogo ci siamo resi conto di come esista la possibilità di una viabilità diretta con il presidio ospedaliero. Siamo inoltre al confine con Misterbianco e la sua area commerciale, insomma l’elisuperficie diventa strategica per il soccorso, ma anche e soprattutto per gli interventi di Protezione Civile».
Una storia lunga più di venti anni
Su queste pagine ne avevamo scritto la prima volta a ottobre 2022, poi a più riprese, sempre sollecitando risposte. Che sono arrivate, ieri. Porto, già assessore alla Protezione civile da luglio 2018 a novembre 2021 nella giunta Pogliese, quando si era dimesso e da giugno 2023 tornato a ricoprire la stessa delega nell'amministrazione Trantino, ricostruisce la storia: «È una elisuperficie realizzata con fondi Po Fesr. I lavori erano finiti nel 2014, ma l’infrastruttura era stata consegnata al Comune e quindi alla Protezione Civile, nel 2017. Si tratta di un’opera rientrante nel progetto delle elisuperfici realizzate agli ospedali Cannizzaro e Policlinico. Quando mi sono insediato, nel 2018, si erano iniziati i lavori della metropolitana, la stessa area della elisuperficie era stata utilizzata e anche la nostra sede era diventata un cantiere. Lavori eseguiti ad opera d’arte e che danno dignità alla zona, oggi in fase di consegna, ma allora era impensabile utilizzare una elisuperficie con un cantiere in corso anche sotto il livello della strada. Il tunnel pedonale che condurrà dalla fermata Fontana all’ospedale - l’assessore svela anche una curiosità - è intervento a parte che risale a dieci anni fa, se ne era discusso tante volte, mai fatto perché era l’accesso secondario dell’ospedale Garibaldi».
La protezione civile
Inoltre, «la Protezione Civile solo di recente è diventata “macrostruttura” del Comune, un segnale di grande attenzione che l’amministrazione Trantino ha. Ripresa la delega mi sono messo subito al lavoro su tutto: a breve dalla Regione avremo notizie sul finanziamento dell’Early warning (allerta precoce, ndr), il sistema integrato per la gestione delle emergenze che riguarderà 150 scuole, lo stesso che in Messico ha salvato cinquemila bambini perché è in grado di anticipare dai 5 ai 30 secondi un evento sismico. Inoltre sulla nostra sede, che dovrebbe rappresentare il simbolo della sicurezza in città e su cui non si interviene da anni, sono previsti i primi lavori per 500mila euro con fondi regionali, già inseriti nel bilancio comunale».