Notizie Locali


SEZIONI
Catania 13°

Catania

«Le signore di Catania», calendario autoironico di donne dai 50 in su

Di Pierangela Cannone |

CATANIA – Signore in posa nei luoghi simbolo della città per un calendario autoironico per sostenere l’operato dei Briganti Rugby di Librino, che si impegnano attivamente per riqualificare il quartiere». Le protagoniste del calendario “Le signore di Catania”, realizzato dall’associazione no profit “Le nuove Vele”, non sono ventenni e nemmeno donne di una certa età siliconate. Le più giovani hanno intorno ai 50 anni e le più grandi sono 70enni. Alcune sono sposate, altre separate. Son professioniste, casalinghe, mamme che, davanti all’obiettivo dei fotografi Alfio Amantia, Linda Amore e Francesco Minissale, hanno accettato di posare solo con la clausola dell’autoironia.

C’è chi ha in mano un bouquet di palloncini e posa davanti alla fontana dell’Amenano e chi ha un bouquet di carciofi e cavolfiori. Tra le foto più eleganti quella di una signora vestita di rosso che suona il violino in piazza Teatro Massimo. Ogni mese è accompagnato da satirici sottotitoli e dalle poesie di Stefania Beretta, un’insegnante in pensione che ha realizzato i versi in dialetto siciliano.

Per le “muse” del calendario, Catania è bella: una gran signora che resta tale anche nei suoi angoli più modesti, che può essere regina anche se coperta di stracci, perché è elegante, sempre, nella sua altera dignità barocca che l’ha fatta riconoscere patrimonio dell’umanità dall’Unesco. E vere signore sono le sue vie, le sue piazze, le sue spiagge, le splendide sale dei suoi palazzi nobiliari, quinte dei ritratti.

«È un omaggio – spiega la presidente de “Le nuove Vele”, Aurora Anna Grasso, ideatrice del progetto – alla nostra incredibile, allegra e talvolta drammatica, ma pur sempre magnifica, città e alle sue tante signore. Con questa testimonianza vogliamo porgere un piccolo atto d’amore anche ai suoi abitanti: il ricavato del calendario, realizzato da un gruppetto di volontarie con spirito giocoso, andrà ai Briganti Rugby di Librino, che si impegnano attivamente per riqualificare il quartiere».

L’idea è di alcune amiche, decise a stravolgere il significato che si è sempre dato ai calendari tradizionali. Liliana Bongiovanni è un’igienista dentale, Maria Pia Mazzone è un’informatrice scientifica, Enza Marchese e Maria Pia Motta sono insegnanti, Anna Cannavò è una pediatra, Francesca Di Paola è libraia, Maria D’Arrigo gestisce una casa di riposo, Rosita Gullotta è pedagogista, Rita Barbagallo è casalinga e Giuseppina Radice è una docente universitaria. E ancora, Maria Teresa Rizzarelli è assistente sociale, responsabile del Servizio adozioni nazionali e internazionali del Comune. «Ho vissuto questa esperienza all’insegna dell’amicizia – racconta -. La società soffre di una disumanità dilagante: c’è un’indifferenza spietata verso gli altri e per il bene comune. Ecco perché abbiamo posato nei luoghi simbolo di Catania, da tutelare e valorizzare. Il filo conduttore che ci unisce è la creatività, che assieme alla voglia di fare ha innescato un effetto domino di solidarietà». «Ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa nel proprio piccolo – aggiunge Rita Rizzarelli, funzionaria della Città Metropolitana, scultrice per hobby -. Siamo signore in ordine ed eleganti, che sfruttano la propria intelligenza per prendersi in giro con garbo e raffinatezza».

Per dirla con alcuni versi di Stefania Beretta: «I signuri ‘i Catania, si po’ diri, ca su fimmini sperti e ‘ntelligenti, sunu sfiziusi e sanu cumpariri e, né fotografii, sunu splinnenti».

Per sostenere la causa delle “signore di Catania” occorre andare sul sito www.lenuovevele.com e trovare il punto vendita più vicino a casa. Intanto, ai mariti il calendario è piaciuto e chissà se si organizzeranno anche loro per realizzarne uno…COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA