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Sisma, lesioni ed attacchi di panico: fioccano chiamate a sala operativa Il governo: «Assisteremo sfollati»

Di Redazione |

CATANIA – Non si registrano danni o criticità a Catania città dopo la scossa di magnitudo 4.8 che ha colpito nella notte alcuni comuni dell’Etna. Lo si apprende dalla prefettura e dalla Protezione civile del capoluogo etneo dopo i primi sopralluoghi in città. 

Sono state 190 le telefonate giunte, tra le 3.23 e le 7 del mattino, alla sala operativa del 112, numero unico per le emergenze attivo a Catania. Centocinquanta sono state smistate ai vigili del fuoco e le altre 40 al settore di intervento medico. Numerose le richieste di aiuto per crolli, lesioni e per feriti o attacchi di panico. Oltre ai vigili del fuoco al lavoro dalla notte scorsa nel Catanese – con squadre arrivate anche da Siracusa, Messina e dalla Calabria – altro personale dei pompieri, appartenente alle sezioni Usar di Campania e Lazio, è in arrivo nella zona del sisma. Sono state 28 le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso degli ospedali. Dieci sono state soccorse da ambulanze, altre 18 si sono presentate da sole. La maggior parte ha ferite lievi, alcuni si sono presentati sotto choc o colpiti da attacchi di panico.

Intanto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Vito Crimi , sottolineato che «la macchina della Protezione civile e dei soccorsi è già operativa», ha reso noto che il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli «mi sta aggiornando costantemente, ed è già in viaggio per raggiungere Catania». E Borrelli, giunto a Catania, ha subito sorvolato in elicottero – assieme al prefetto del capoluogo etneo, Claudio Sammartino – le zone interessate dal sisma. «Sarà garantita – ha peraltro assicurato il sottosegretario Crimi – la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo. L’Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro Paese purtroppo è molto fragile».

«Tanta paura stanotte a #Catania, alcuni crolli e per fortuna solo qualche ferito lieve. Grazie ai soccorritori, sono in continuo contatto con le autorità»: così su Twitter il ministro della Sanità Giulia Grillo, catanese, che si trova nella sua città per festeggiare le feste di Natale in famiglia.

E sempre su Twitter, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, esprime la sua «vicinanza e solidarietà ai siciliani per il terremoto di Catania: pronti ad aiutare e supportare – aggiunge – la popolazione in questo momento di grave emergenza». Dal ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, poi, in un tweet un «grazie agli oltre 100 Vigili del Fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, solo feriti lievi. Vi terrò aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri!».

«Stamattina – ha invece scritto su Facebook l’altro vicepremier, Luigi Di Maio – ho sentito il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito dell’eruzione dell’Etna e dello sciame sismico che sta interessando la zona di Catania. La Protezione Civile sta monitorando tutto e si sta muovendo con i primi sopralluoghi per valutare le entità dei danni e pianificare gli interventi di assistenza. Domani mattina sarò con Borrelli nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali». 

E sui social anche uno scritto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Vicino alle popolazioni del catanese per il #terremoto di stanotte. Seguo gli sviluppi in costante contatto con il capo del @DPCgov Borrelli e con il sottosegretario @vitocrimi Ringrazio la macchina dei soccorsi che si è subito mobilitata e auguro ai feriti una pronta guarigione».

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