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Terremoto a Catania, ora si contano i danni, oltre duemila segnalazioni

Di Redazione |

Sono quasi 2.000 le segnalazioni giunte agli uffici dei sette comuni pedemontani maggiormente interessati dal terremoto di martedì notte. Lo rende noto il Dipartimento Regionale della Protezione, sottolinendo che Acireale con più di 1.000 segnalazioni e Zafferana Etnea con oltre 500 sono i comuni più colpiti, ma anche Aci Catena, Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio, Santa Venerina e Viagrande hanno registrato danni.

«Al momento la priorità – fanno sapere dalla Protezione civile regionale – è quella di assicurare un ricovero per chi ha l’abitazione inagibile», a tal proposito i comuni hanno anche firmato un protocollo d’intesa con Federalberghi Sicilia. In tarda serata si è tenuta una riunione operativa con i sindaci dei comuni interessati presieduta dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha sottolineato: «Non dobbiamo agire sull’onda emotiva. Faremmo un grave errore se così fosse. Mi sorprendo, comunque, quando qualcuno si sorprende delle attività sismiche. La Sicilia è la regione più esposta d’Italia e nel contempo quella meno attrezzata dal punto di vista infrastrutturale. L’80 per cento delle nostre scuole non è a norma, così come molti degli edifici strategici».

Alla riunione erano presenti anche gli assessori alla Salute Ruggero Razza, alle Infrastrutture Marco Falcone, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti che si detto soddisfatto per la risposta del sistema di protezione civile: “Il Presidente assieme sindaci ha rivisitato quanto fatto nella giornata e si è provveduto a definire tutte le azioni che il sistema deve avviare nei prossimi giorni per ripristinare un veloce rientro alle condizioni di normalità. Evidentemente tutti quanti hanno collaborato nel modo migliore e le azioni sono state a mio avviso efficaci. Adesso si deve riuscire a trasmettere alle varie comunità interessate dall’evento quanto fatto in modo tale da ripristinare la serenità che deve contraddistinguere le azioni quotidiane della vita di ogni cittadino».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA