Operazione Alto Livello: il romano Ius (amico di Diabolik) rimane in carcere
La decisione del gip di Catania
Gianluca Ius resta in carcere per riciclaggio. Il Tribunale del Riesame di Catania ha confermato l’ordinanza emessa dal gip nell’ambito dell’inchiesta “Alto Livello”, condotta dal pm Fabio Regole e dal procuratore facente funzioni Agata Santonocito, che scoperchiò un sistema di frode al Fisco messo a punto bypassando la normativa del distacco del personale. Le fiamme gialle etnee sono riuscite a identificare il regista criminale.
Carmelo Salvatore Di Salvo - con la complicità dell’avvocata Mariuccia Copia e una serie di collaboratori -attraverso lo studio legale Copia & Partners e amministrativo Alto Livello sarebbe riuscito a creare 14 rete di imprese che hanno agganciato con il meccanismo di legge del distacco del personale 439 imprese in tutta Italia. A far da calamita la possibilità di far risparmiare il 30% del costo del lavoro.
Ma mentre indagano i finanzieri fiutano che Di Salvo è anche una sorta di lavatrice di soldi. Ed è in questo filone che compare Gianluca Ius, romano simpatizzante di destra con diversi trascorsi giudiziari e amicizie alquanto inquietanti ma mai rinnegate. Fu lui l’ultimo a vedere vivo Fabrizio Piscitelli, alias “Diabolik”, capo ultras della Lazio, re di Roma nord, ucciso il 7 agosto 2019.
L’imprenditore romano è stato immortalato negli uffici catanesi e nella casa di Di Salvo. Non era visite di piacere. Portava pacchi pieni di soldi. Per camuffare il lavaggio del contante Iuse poi «emetteva - ricostruiscono le fiamme gialle - , nella veste di amministratore di fatto di due società fatture nei confronti delle imprese » del catanese. Di Salvo poi effettuava dei bonifici. I finanzieri hanno calcolato 7,5 milioni di euro. Il 9 maggio scorso il romano è stato controllano alla stazione di Catania: addosso aveva 10 mila euro.