L'Etna torna a farsi sentire: boati e sbuffi di cenere dalla Voragine. Disagi in aeroporto
L'attività stromboliana riprende vigore. Valori alti anche per il tremore
Etna, eruzione
Continua l’attività stromboliana dal Cratere Voragine dell’Etna, iniziata ieri. Resta su valori molto alti il tremore che segnala lo stato di energia dell’edificio vulcanico e la fase di risalita del magma nei condotti interni che, al momento, non arriva a "sfogare" la carica accumulata con un parossismo, come le "fontane di lava".
L’effetto esterno sono violenti boati ed emissione di cenere lavica dalla Voragine che accumula sempre più materiale piroclastico ai bordi, confermando così di essere la "cima" più alta dell’Etna, con i suoi 3.369 metri d’altezza sul livello del mare, certificati dall’Ingv Osservatorio etneo di Catania, che ribadiscono il "sorpasso" sul Cratere di Sud-est.
L’attività stromboliana, confinata interamente nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa, non costituisce un pericolo diretto su cose o persone, ma impatta sull'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che resta aperto, ma ha un’operatività limitata: alcuni dei voli previsti stanno subendo ritardi o cancellazioni per effetto delle misure di sicurezza collegate all’eruzione sull'Etna.