Sant'Agata, la festa d'agosto sarà "solo" per tremila in Cattedrale
Definito il piano di gestione dell'emergenza ed evacuazione per le Celebrazioni religiose dell'898° anniversario della traslazione delle reliquie della Patrona della città
Una festa bella quella che i catanesi aspettano di vivere il 16 e 17 agosto in occasione del 898° anniversario della traslazione delle reliquie di Agata da Costantinopoli, ma una festa soprattutto sicura. Non solo attraverso il piano di gestione delle emergenze redatto dal Comitato per la Festa di Sant’Agata ma anche e soprattutto attraverso il piano di gestione dell'emergenza ed evacuazione dalla Cattedrale, approvato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Molti e complessi gli aspetti trattati, ai sensi delle normative esistenti e soprattutto di quelle emesse dopo la pandemia di Covid che per qualche anno non permise l’effettuazione neanche delle feste religiose.
In prossimità del pulpito ci sarà un centro di coordinamento per la gestione della sicurezza “che consenta immediate comunicazioni fra il coordinatore delle squadre interne e il dirigente dei servizi di ordine pubblico”.
La capacità totale della Cattedrale è stata stimata come in passato secondo precisi calcoli in 3000 persone (2 per metro quadrato in piedi o 0,70 se sedute). La capacità delle uscite di emergenza (poste lateralmente e nella navata sinistra) è pari a 3250 persone, quindi con un ampio margine. Saranno 100 gli operatori di emergenza appartenenti a vari associazioni all’interno della Cattedrale; gli altri saranno in prossimità delle vie d’uscita e di ingresso per i soccorritori e lungo il percorso creato all’interno del tempio per la visita delle reliquie.
Per quanto riguarda i soggetti con disabilità che vorranno partecipare alle celebrazioni, è stato predisposto per loro l’ingresso dalla navata sinistra in prossimità di una rampa. All’interno, spazi dedicati e percorsi di esodo straordinari in caso di emergenza.
Dettagliatissimo il Piano sanitario. Sono previste due postazioni di primo soccorso poste nella navata laterale e nella cappella laterale di destra, fornite di tutto il necessario per soccorsi rapidi e trasporto alla vicine autoambulanze. Il servizio è curato dai volontari del Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta) ed è coordinato dal dottor Manlio Leonardi, progettista e direttore dei soccorsi sanitari.
Le ambulanze, due, saranno piazzate nella parte retrostante la Cattedrale (servizio gestito e coordinato dal Comitato per la festa).
Piano antincendio: il rischio è stato valutato come medio, poste le possibili cause delle situazioni di emergenza che includono, oltre alle fiamme, le conseguenze di eventi meteo estremi, terremoti ma anche ordigni esplosivi, presenza di agenti nocivi, gesti estremi di esaltati e/o terroristi. Gli addetti dovranno dapprima verificare l’allarme muovendosi rapidamente e in sicurezza, riferire ai coordinatori e procedere poi, se necessario, a un rapido e corretto deflusso per evitare l’effetto panico e/o sovraffollamento all’interno del tempio.
Ovviamente, le aree interessate della Cattedrale, prima della celebrazione, saranno sottoposte a verifiche, collaudi e controlli dei contenitori all’ingresso. Oltre alle prove di funzionamento dei vari meccanismi del Piano che si svolgeranno nei giorni precedenti la festa.
Ma come saranno regolati gli ingressi? Il Piano prevede il sistema contapersone meccanico. Quando il sistema avrà rilevato la presenza di 3000 persone verrà bloccato l’accesso del varco. All’interno i fedeli troveranno cordoni di delimitazione e gli addetti che li incanaleranno verso le varie navate “al fine di distribuirli in maniera omogenea e sicura”. Altri cordoni indicheranno le parti non accessibili della Cattedrale.
E siamo al momento più atteso, l’uscita delle reliquie dopo la solenne celebrazione religiosa delle 19 per la breve processione attorno all’isolato della Cattedrale. Solo dopo che il busto reliquiario avrà raggiunto piazza Duomo comincerà l’uscita dei fedeli dal tempio e dalle aree di pertinenza, ricomprese fra la Cattedrale e la piazza. L’uscita delle reliquie in tutta sicurezza è garantita attraverso una via di esodo appositamente creata dal personale del Comitato organizzatore che va dalla porta centrale della Cattedrale alla porta Uzeda, secondo il programma reso noto già da qualche settimana.
E allora, che la festa cominci. Bella e sicura.