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Dopo 2 anni da incubo denuncia gli atti persecutori dell'ex: ad Acireale 59enne finisce ai domiciliari col braccialetto elettronico

La vittima minacciata anche di morte dall'uomo, possessivo e animato da immotivata gelosia

Redazione La Sicilia

26 Settembre 2024, 13:56

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Arresti domiciliari con braccialetto elettronico ad Acireale per un 59 enne catanese, pregiudicato, accusato di “atti persecutori”. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Catania che ha stabilito anche il divieto e divieto di comunicare per via telematica e telefonica con chiunque. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, sono state eseguite dai carabinieri di Acireale e hanno fatto luce sullo stalking commesso dall’indagato nei confronti della ex fidanzata, dal maggio 2022 fino al luglio 2024.

Sin dall’inizio della loro relazione sarebbero emersi atteggiamenti vessatori in quanto l’uomo, possessivo e animato da immotivata gelosia, le avrebbe imposto di non frequentare gli amici, controllando i suoi spostamenti, e anche quelli dei suoi familiari, per essere certo che lei non incontrasse altre persone. Le dinamiche di controllo avrebbero, dunque, compromesso sia la qualità della vita della vittima che la loro relazione, tanto da far nascere in lei, già dopo alcuni mesi di frequentazione, l’idea di troncare il rapporto.

Ma appena l'uomo ha capito le intenzioni della donna ha reagito minacciandola di rivelare la loro storia ad un figlio di lei fortemente contrariato dal fatto che la madre potesse frequentare un altro, e poi arrivando a intimorirla con la frase: “Se mi lasci ti uccido e poi mi suicido io”. Tuttavia, le condotte offensive e minacciose e i continui “pedinamenti” non solo della vittima ma anche dei suoi familiari più stretti, avrebbero destabilizzato la serenità e l’equilibrio psicologico della donna la quale, nel mese di luglio scorso, si è decisa a lasciarlo. In seguito a tale scelta, il 59enne le avrebbe chiesto la restituzione degli oggetti che le aveva regalato nel corso della relazione e si sarebbe intrufolato di nascosto in casa della ex per riappropriarsi arbitrariamente di quei beni, asportando quadri, tavoli, vestiti e accessori. L’uomo avrebbe anche preteso che lei riconsegnasse le ruote della sua auto, da lui sostituite. Le sue condotte vessatorie sarebbero, poi, continuate con appostamenti nei pressi dell’abitazione della signora, continue telefonate e minacce che “non si sarebbe mai liberata di lui”.

La vittima, ormai esausta e spaventata che le persecuzioni del 59enne potessero sfociare in ulteriori manifestazioni di aggressività, ha deciso di denunciarlo, permettendo così agli investigatori di documentare in modo completo ed esaustivo le condotte persecutorie fino all'arresto.