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Cara di Mineo si svuota: restano alunni e casi umani. Lavoratori a casa

Di Giuseppino Centamori |

Mineo (Catania) – Dovrà attendere l’ultimo suono della campanella che annuncia la fine dell’anno scolastico. Altrimenti, Matteo Salvini non avrebbe perso altro tempo cosicché alla vigilia delle Europee, sul palco dell’ultimo comizio, avrebbe potuto mostrare la chiave dopo aver chiuso con doppia mandata il cancello del Cara di Mineo. Col trasferimento di altri 50 immigrati, fa sapere il Viminale, ora gli ospiti del centro sono 619. All’inizio dell’anno erano 1.523. Da mesi sono in corso i trasferimenti: in 150 partiranno ad aprile, altrettanti a maggio. E a giugno ne rimarranno poco più di 300, la maggior parte sono minori che stanno frequentano le scuole di Mineo, i loro genitori e casi umani particolari. «Il nostro obiettivo è la chiusura – dice il ministro – come abbiamo già fatto a Bagnoli, Cona e Castelnuovo. Stiamo dimostrando di passare dalle parole ai fatti ».

Tutto procede come già ampiamente annunciato e non mancano le polemiche. L’ultima quella legata al mancato accesso di MeDu ( Medici per i diritti umani) che si erano presentati all’ingresso mercoledì mattina senza ottenere il permesso di entrare e visitare circa 30 migranti. Il Cara è diventato off limits perché la convenzione che regola la loro attività è scaduta a ottobre scorso e quindi quei pazienti sono stati visitati sotto la tettoia della pensilina di legno all’esterno del centro. L’équipe è stata informata telefonicamente dal nuovo direttore del Cara che proponeva loro di entrare, ma solo per passare le consegne ai medici della struttura opponendo un netto rifiuto. La Rete Antirazzista Catanese e Borderline Sicilia hanno bollato l’alt come «arrogante e disumana provocazione». La questione si risolverà già oggi a Catania quando in Prefettura si presenterà la delegazione di MeDu; già ieri dagli stessi uffici circolava ottimismo per risolvere la querelle: non vi sarebbero ostacoli per rinnovare la convenzione. L’incontro, infatti, servirà per verificare le condizioni e capire cosa si dovrà fare in futuro.

La settimana si chiude con il licenziamento per una decina di operatori. Il loro contratto a tempo determinato scade domenica e già la gran parte di loro sono a casa a smaltire le ferie maturate. E per oggi pomeriggio a Caltagirone la Cgil aveva organizzato un’assemblea a cui ha preso parte il segretario nazionale Maurizio Landini. Il tema è chiaro: “900 lavoratori in mezzo alla strada. Mineo chiusa ci costa Cara”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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