Voragine in piazza del Tricolore, c'è il rischio di nuovi crolli ma il "popolo del selfie" ignora cartelli e transenne
L'erosione del moto ondoso avanza e potrebbe provocare ulteriori cedimenti. Rischi anche per chi parcheggia in zona
Voragine in piazza del Tricolore
C'è un nuovo doppio allarme sul Lungomare nella zona della nuova voragine che si era aperta in una parte di piazza del Tricolore ormai più di un mese fa, lo scorso 19 gennaio, in aggiunta a quella vicina già nota da anni: a lanciarlo è Marco Romano, già a capo della Protezione civile comunale, dopo che domenica scorsa si è ritrovato a passare di lì e ha chiesto il supporto seduta stante di un geologo per confermare la sue ipotesi.
E il primo allarme: «L'abrasione marina - dice Romano a “La Sicilia” - continua incessante, provocando l'escavazione delle rocce della falesia con formazione di grotte. L'azione di erosione del moto ondoso sta avanzando verso terra, quindi in direzione della strada e della pista ciclabile, con presumibile cedimento e rischio crollo, non prevedibile». Così come era imprevedibile la formazione dell’ultima voragine, che solo per fortuna non aveva provocato danni a persone.
Il secondo allarme: «È a rischio anche l'area vicina ancora utilizzata come parcheggio, nell'immediato va ampliato il perimetro dell'area interdetta da recintare e non solo con le transenne, che vengono puntualmente ignorate, spostate e sono comunque facilmente superabili. È necessario evitare in maniera efficace a passanti e curiosi di avvicinarsi, fotografare o addirittura farsi i selfie. Tutto ciò per impedire una eventuale tragedia». Ieri pomeriggio siamo stati sul posto a verificare e, nonostante la segnalazione fatta ai vertici comunali, non c'era l’ombra di agenti della polizia locale tantomeno di addetti della protezione civile. Piuttosto, nonostante i numerosi cartelli di divieto di transito ai pedoni apposti, con annesso segnale “pericolo di crollo”, non solo erano presenti diverse macchine parcheggiate e le transenne erano state spostate per ricavare più stalli (e pare vengano ulteriormente spostate di sera dai “parcheggiatori”), ma alcune persone si erano pure recate pericolosamente sul ciglio della voragine, in sfregio ad ogni segnale di pericolo, ma soprattutto del buon senso.
Il direttore Riguccio ha confermato le «indagini in corso con geologi, ordinate dal sindaco». In merito ai controlli ha aggiunto «eventualmente manderemo la protezione civile», mentre il comandante della polizia locale Stefano Sorbino ha assicurato «incrementeremo i passaggi di pattuglie e le multe». Sperando che sia solo la prima azione.