Sciolto per mafia il Comune di Tremestieri Etneo sulla scia dell'inchiesta Pandora
La gestione affidata a una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi
Un altro Comune siciliano sciolto per mafia. Come avevamo annunciato con un articolo sul quotidiano di martedì scorso, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, «in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale di Tremestieri Etneo (Catania).
Oltre a Tremestieri Etneo sono stati sciolti i Comuni San Luca (RC), Poggiomarino (NA). L'affidamento della gestione dei tre comuni ad altrettante Commissioni straordinarie per la durata di diciotto mesi». E' quanto si legge nel comunicato finale del Cdm.
La riunione, assente la presidente del Consiglio Giorgia Meloni perché impegnata a Parigi al vertice dei "volenterosi", è stata presieduta dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.
Lo scioglimento del Comune di Tremestieri è avvenuto sulla scia dell'inchiesta Pandora su infiltrazioni mafiose di corruzione nel Comune di Tremestieri Etneo il cui sindaco, Santi Rando, un poliziotto da anni in aspettativa, arrestato e recentemente condannato a 8 anni di reclusione per scambio elettorale politico-mafioso. Nella stessa inchiesta è stato indagato per corruzione l'ex vice presidente della Regione siciliana Luca Sammartino.