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StMicroelectronics, 5mila lavoratori col fiato sospeso: il 3 aprile sarà svelato il piano industriale

Il vertice a Palazzo degli Elefanti a Catania

Leandro Perrotta

28 Marzo 2025, 23:24

Incontro a Catania tra presidente Schifani e ministro Urso 2

Il futuro dell’impianto etneo di StMicroelectronics, con oltre 5.000 lavoratori, è legato alle strategie globali del colosso dei semiconduttori. Quali sono lo sapremo il 3 aprile: l’azienda in quell’occasione a Roma presenterà il piano industriale chiesto a gran voce ormai da inizio 2025 dai rappresentanti dei lavoratori, e lo farà davanti ai ministri delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso e a quello all’Economia Giancarlo Giorgetti, che è anche azionista dell’azienda (col 13%).

L'incontro a Palazzo degli Elefanti

Il dettaglio è emerso ieri sera al Comune di Catania, dove Urso ha incontrato i rappresentanti sindacali. «Ascoltiamo le esigenze dei lavoratori. Ma sono certo che per questo polo gli impegni finanziari, industriali, tecnologici ed occupazionali saranno mantenuti», ha detto il ministro.
Ospiti del sindaco Enrico Trantino anche la prefetta Maria Carmela Librizzi e il presidente della Regione Renato Schifani. «La Regione - ha dichiarato il governatore - è pronta a fare la propria parte per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e facilitare gli investimenti nel polo di Catania. C’è sintonia con il ministro Urso per trovare soluzioni condivise per affrontare le attuali criticità».

Per l’azienda erano presenti l’amministratore delegato di St Italia, Lucio Colombo, e Fabio Gualandris, vicepresidente esecutivo di St global. Proprio Gualandris, come riferito al termine dell’incontro da Enzo Cantone, segretario territoriale di Fismic Catania «ha rassicurato sull’investimento etneo da 5 miliardi di euro, il più grande nella storia dell’azienda. Ma resta da capire in che misura si applicherà la rimodulazione della base produttiva e la riduzione dei costi prevista da 900 milioni di euro. Per il resto - ha proseguito Cantone - abbiamo apprezzato la presenza del ministro e l’impegno del presidente della Regione e del sindaco, che ha anche confermato un investimento da 50 milioni per la zona industriale. Per il resto, vedremo a Roma giovedì 3 aprile».
Per Angelo Mazzeo, segretario regionale di Ugl Metalmeccanici, «è stato un incontro interlocutorio, ma è importante che l’azienda abbia confermato gli investimenti a Catania e che il ministro, il presidente della Regione e il sindaco abbiano manifestato la loro attenzione. Il 3 saremo a Roma, e spero che l’azienda St confermi l’impegno non solo verso il nuovo impianto ma anche su quello storico di Catania. Noi premeremo perché non ci siano impatti sull’occupazione». «Oggi - afferma Rosy Scollo segretaria generale di Fiom Cgil Catania - abbiamo avuto contezza di due obiettivi della mobilitazione: l’azienda mostrerà il piano industriale ufficialmente. E soprattutto sia il governo regionale che il sindaco saranno accanto a noi a difesa del territorio. I lavoratori sono stati ascoltati». Per Pietro Nicastro, segretario generale di Fim Cisl Sicilia, «ancora permangono le preoccupazioni, ma è chiaro che l’attenzione sarà massima per quanto emergerà giorno 3 a Roma».