Catania, protesta degli avvocati sulla scalinata del Palazzo di giustizia contro i processi mediatici
Goffredo D’Antona: «Un modo per manifestare il dissenso per la diffusione da parte della stampa del video dell’aggressione a Sara Campanella»
Mani sugli occhi e un minuto di silenzio. È stata questa la protesta (provocazione) messa in campo stamattina alle 8,45 da alcuni avvocati e avvocate del Foro di Catania sulla scalinata del palazzo di giustizia di piazza Verga.
Un modo per manifestare il dissenso “per la condivisione e successiva diffusione da parte della stampa - afferma l’avvocato Goffredo D’Antona- del video dell’aggressione e del femminicidio di Sara Campanella. Nella convinzione che i processi debbano sempre svolgersi nelle aule di giustizia e non già attraverso il mezzo mediatico (ciò anche nel rispetto della legge vigente e degli interessi di tutte le parti processuali, ivi incluse le persone offese del reato), si condanna fermamente ogni forma di “vittimizzazione secondaria” delle donne che hanno subito violenza di genere. Il costringere le vittime (familiari e parenti inclusi) a rivivere in ogni istante ciò che hanno già loro malgrado patito, trascinare in pubblica piazza il loro dolore alla loro tragica e brutale morte, invadere e violare la loro sfera privata ed intima, è un’altra e secondaria forma di violenza di genere che deve essere assolutamente rigettata e vietata”.