21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 04:30
×

Tre colpi in testa e poi sotterrato a Vaccarizzo: tre condanne in Appello per l'omicidio Timonieri

Il verdetto della Corte d'Assise d'Appello. Uno dei due mandanti è diventato un collaboratore di giustizia.

Laura Distefano

08 Aprile 2025, 13:28

omicidio_timonieri1

Tre condanne per l'omicidio di Enzo Timonieri, ammazzato con tre colpi di pistola in testa il 12 febbraio 2021 a Catania. Il cadavere fu ritrovato quattro mesi dopo nelle dune di Vaccarizzo dai carabinieri che seguirono le indicazioni dei killer, i fratelli Michael e Ninni Sanfilippo. La Corte d'Assise d'Appello è appena uscita dalla camera di consiglio e ha letto il dispositivo: è stato condannato a 30 anni di reclusione Natalino Nizza, ritenuto il mandante del delitto del giovane pusher di San Cristoforo. Il collegio ha accolto la richiesta di concordato della pena chiesto dalla difesa (gli avvocati Salvo Pace e Luca Cianferoni) che aveva ricevuto il parere favorevole della pg Iole Boscarino.

Nizza ha anche scritto un memoriale in cui si è preso le sue responsabilità. In primo grado era stato condannato all'ergastolo assieme a Sam Privitera, l'altro giovane boss di Librino che ordinò e pianificò l'omicidio. Pochi giorni dopo la sentenza di primo grado Privitera decise di diventare collaboratore di giustizia e rese dichiarazioni anche sul caso di lupara bianca. Il collaboratore Privitera, assistito dall'avvocato Massimiliano Amato, è stato condannato (sempre con l'accordo delle parti) a 9 anni e 3 mesi. Pena concordata a 8 anni e 3 mesi per Michael Sanfilippo, assistito dall'avvocato Carmela Barbera, che è l'unico dei due fratelli ad aver impugnato il verdetto di primo grado.

Enzo Timonieri, detto Caterina, fu ammazzato - secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri e da quello che è emerso dalle dichiarazioni dei due sicari pentiti - per le sue grandi ambizioni di creare un canale autonomo di spaccio di droga con un fornitore napoletano. Una scelta che avrebbe avuto delle ripercussioni sugli affari dei Nizza, braccio militare del clan Santapaola-Ercolano. Timonieri con una scusa di recuperare delle armi salì in macchina con i fratelli Sanfilippo, Michael da dietro sparò i colpi in testa e lo ammazzò. Poi i due seppellirono il cadavere nella zona balneare a sud di Catania. Nell'auto all'inizio c'era anche Natale Nizza, che però poi con una scusa scese e si fece consegnare anche la pistola dalla vittima predestinata.