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Metro Catania, la “talpa” torna a scavare in direzione “Stesicoro” con due fermate

Di Cesare La Marca |

Catania – La “talpa meccanica” ha ripreso ieri a scavare, ripartendo da dove la crisi della Cmc l’aveva fermata, da quei 278 metri già tracciati a venticinque metri di profondità nel sottosuolo del cantiere della “Palestro Stesicoro” – a breve distanza da piazza Risorgimento e dal viadotto dell’asse attrezzato di via Palermo – tratta in esecuzione (solo per la galleria, tecnologie e binari esclusi) compresa nell’intero appalto “Stesicoro Aeroporto”, già finanziato con quasi 400 milioni e approvato nei vari passaggi dalla Commissione europea, che dovrebbe andare in gara nel prossimo autunno.

Quando la potente “Tbm” (Tunnel boring machine) torna in azione è sempre un buon segno, pur nella complessità generale della situazione, e infatti anche in questo caso la ripresa dello scavo della galleria in direzione “Stesicoro” – che comprende peraltro due fermate cruciali quali “Plebiscito” e “San Domenico” – indica il buon esito del tavolo coordinato dalla Prefettura sulla crisi della Cmc, e del passaggio che era stato concordato in quella sede con i sindacati e la Fce per superare una fase delicatissima, ovvero il pagamento di un Sal (stato avanzamento lavori) da parte della Circum alla Cmc, che ha consentito di pagare le imprese sub appaltatrici ridando ossigeno anche a tutto l’indotto che ruota attorno a quest’opera di enorme valenza. «Gli impegni presi in Prefettura sono stati rispettati sia da parte nostra che dall’impresa – spiega il dg della Fce Salvo Fiore – e da un paio di settimane i lavori sono ripresi anche sull’altro fronte, nel cantiere di Monte Po».

Il riavvio degli scavi nel cantiere “Palestro” all’ombra dell’asse attrezzato (fine lavori prevista tra un anno, senza altri intoppi) è un fatto di estrema rilevanza, per l’“incastro” dei tempi tra la galleria fino a piazza Stesicoro e l’intero appalto integrato “Stesicoro-Aeroporto” con tutte le sue ricadute non solo per la mobilità ma anche sociali, e per la “ricucitura” e la rigenerazione del tessuto urbano che un’opera come la metro implicherà per la periferia sud, a cominciare da Librino con i suoi ottantamila residenti, oltre al Villaggio Sant’Agata.

Intanto, su richiesta del sindaco Salvo Pogliese, la Circum si appresta a garantire domani sera, in occasione del pienone previsto per la partita Catania – Trapani, il servizio fino alle 23,30. Le fermate a servizio dello stadio sono “Milo” (Curva Sud e tribuna B) e “San Nullo” (Curva Nord e tribuna A), essendo stata la fermata “Cibali” rallentata dalla crisi della Tecnis. E la città con il suo popoloso quartiere all’ombra dello stadio sarebbe un’altra cosa, secondo le previsioni dal prossimo autunno, con la metro a Cibali senza l’assedio del traffico a ogni partita, e magari col Catania intanto in Serie B.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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