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Misterbianco, bastonate a 60enne che li aveva rimproverati ed estorsioni col “cavallo di ritorno”: tre arresti

Di Giuseppe Anastasio |

CATANIA – Rubavano un’auto e per restituirla chiedevano una tangente al proprietario, con la minaccia di distruggerla se non avesse pagato. Era la tecnica del “cavallo di ritorno” adottata da Giombattista Marchese, 43 anni, Pietro Monaco, di 18, e da un 17enne, appartenente a una famiglia legata alla criminalità organizzata, che sono stati arrestati da carabinieri di Misterbianco. Due gli episodi contenuti nelle ordinanza emesse dai Gip su richieste delle Procure competenti per estorsione, ricettazione, minacce e lesioni aggravate.

Ai tre è contestata anche una violenza di gruppo nei confronti di un 60enne che il giorno prima li aveva richiamati perché facevano troppo rumore. L’uomo è stato selvaggiamente picchiato, davanti la moglie, con delle mazze da baseball, una delle quali si è spezzata per la violenza dei colpi inflitti, nella zona del “ponte” di Misterbianco. La vittima, lasciata a terra in una pozza di sangue, è stata medicata per le gravi lesioni riportate nell’ospedale Garibaldi di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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