Treno dei vini e Vinobus per scoprire l'Etna meno conosciuta: come e dove vi portano
Inaugurato il nuovo servizio che conduce i visitatori a scoprire le realtà del versante di Sud-Est anche la domenica
Vinobus
Non solo Etna Nord. Le realtà produttive dell’Etna reclamano a gran voce attenzione, anche sui versanti abitualmente meno battuti e con una gran voglia di farsi spazio nel settore enoturistico. La carenza, però, di mezzi pubblici per raggiungere il Vulcano e l’abbandono scellerato della Circumetnea sacrificata ai lavori della metropolitana, rischia di tagliare fuori tutti quei turisti - soprattutto stranieri - che non hanno un’auto a disposizione per visitare cantine e girare per piccoli borghi.
Treni e bus
Una possibilità è il Treno dei vini dell’Etna, organizzato dalla Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna operativo nei giorni di giovedì e sabato, ma adesso c’è anche il “cugino” Vinobus in partenza da piazza Stesicoro a Catania il mercoledì e soprattutto la domenica.
Funziona così: si sale a bordo del Vinobus che porterà i turisti prima nel borgo marinaro di Aci Trezza, poi in due differenti aziende per scoprire i vigneti, le cantine, i frantoi, e degustare i vini dell’Etna in abbinamento a specialità locali.
L'idea che frullava in testa
«L’idea del Vinobus ci frullava in testa da diversi anni - afferma Gina Russo, presidente della Strada del Vino e dei sapori dell’Etna - e finalmente abbiamo avuto l’opportunità di realizzarla.
È stata un’idea del Cda perché volevamo che i produttori di tutti i versanti avessero le stesse opportunità per le visite, così come già avviene per il versante nord. La novità è che questo autobus parte dal centro storico di Catania, frequentato ormai da moltissimi turisti che non vedono l’ora di “salire” sull’Etna. Noi siamo molto forti con il Treno dei vini che percorre, però, il versante nord del Vulcano, e avevamo il problema di organizzare un tour uguale ma sul versante di Sud Est o di Sud Ovest dove la Circumetnea non esiste. Così è nato il “Vinobus tour”. Il format è lo stesso del Treno dei vini: visita a un borgo storico, in questo caso Aci Trezza e poi tappa in due cantine percorrendo la costa ionica. Le partenze saranno in tre luoghi diversi: piazza Stesicoro, piazza Scammacca e Stazione centrale di Catania, per consentire un’organizzazione più agevole per i viaggiatori che scelgono di arrivare a Catania con un treno. L’obiettivo è intercettare quel turista che arriva in città Catania senza un mezzo proprio e dargli la possibilità di visitare luoghi “oltre” la città capoluogo. D’ora in poi il turista avrà l’opportunità di prendere un’autobus in tutta tranquillità per andare a fare esperienze in due aziende del versante di Sud Est. Un aspetto da considerare è anche la possibilità di poter bere e godersi la giornata di degustazioni. Molti turisti, infatti, affittavano un’auto, ma poi chi guidava si doveva “sacrificare” non partecipando alle degustazioni per poter portare l’auto in tutta sicurezza. In questo modo ci si potrà godere tutta la giornata in completo relax».
Le cantine che aderiscono
Al momento, le cantine che faranno parte del tour del Vinobus sono 12 e - a turno - saranno protagoniste nelle diverse giornate.
Il costo del biglietto del Vinobus è 150 euro e comprende il viaggio per l’intera giornata, le visite con le degustazioni di vini e prodotti tipicinelle due cantine e una guida bilingue a bordo per raccontare il territorio, man mano che ci si inerpica sulle strade del Sud Est.
«È rivolto principalmente al turista straniero altospendente - spiega la presidente Russo -. Se pensiamo al Treno dei vini per il 98% si tratta di europei che arrivano principalmente da Inghilterra, Olanda, Belgio… Ci sono anche molti americani, gli orientali sono molti di meno».
Diverse le modalità per acquistare i biglietti. In piazza Scammacca c’è un punto informativo (a Palazzo Scammacca) dove si possono comprare fisicamente nel punto informativo della Strada del Vino, oppure sul sito www.stradadelvinodelletna.it.
L’associazione Strada del Vino e dei sapori dell’Etna, diretta da Marika Mannino, raggruppa novanta soci (fra questi 50 cantine) ma anche aziende agricole, strutture ricettive e ristoranti e ha come obiettivo la promozione del territorio attraverso tutto ciò che ruota attorno alla cultura del vino.