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Nell'autolavaggio di Zia Lisa lavoravano quasi tutti in "nero": attività sospesa e titolare denunciato

La manodopera era straniera. Recuperati contributi previdenziali e assistenziali per un importo pari a 7.000 euro, precedentemente omessi a danno degli enti di competenza

Redazione La Sicilia

31 Maggio 2025, 15:05

carabinieri

Carabinieri

Sette lavoratori in nero su otto. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri in un autolavaggio nel quartiere Zia Lisa, a Catania. I militari della stazione di Catania Librino, insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil), hanno accertato l’impiego illecito di manodopera straniera non regolarizzata e avviato le relative procedure amministrative e sanzionatorie.
"Il datore di lavoro, in violazione delle disposizioni vigenti, non ha verificato la regolarità dei permessi di soggiorno dei lavoratori, non ha formalizzato alcun contratto di assunzione e non ha effettuato le comunicazioni obbligatorie agli enti preposti prima dell’inizio dell’attività lavorativa", spiegano dal Comando provinciale dei carabinieri di Catania.
L’attività è stata immediatamente sospesa e il titolare, un 25enne incensurato, è stato denunciato in stato di libertà. Sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative per un totale di 36.600 euro, di cui 2.500 euro relative al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego irregolare di manodopera. L'operazione ha anche consentito il recupero di contributi previdenziali e assistenziali per un importo pari a 7.000 euro, precedentemente omessi a danno degli enti di competenza.