25 dicembre 2025 - Aggiornato alle 24 dicembre 2025 20:36
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Effetto Gomorra: lo sparo (accidentale) in cucina mentre mostrava la pistola modificata

La ricostruzione di quello che è accaduto il 20 giugno a Nesima. Così una diciottenne ha perso la vista dall'occhio sinistro.

Laura Distefano

29 Giugno 2025, 12:16

Effetto Gomorra: lo sparo (accidentale) in cucina mentre mostrava la pistola modificata


Erano in cucina venerdì sera, 20 giugno. E lui forse si “pavoneggiava” di avere finalmente la sua pistola personale. L’aveva messa sul tavolo, come un trofeo. Era un’arma giocattolo modificata già pronta per sparare. Mentre la stava per posare è partito il proiettile caricato in canna che ha colpito in faccia la sua compagna. Una frazione di secondo ed è accaduta la tragedia. Il sedicenne ha chiamato la sorella maggiore per portare in ospedale la fidanzatina con cui da poco più di un mese ha fatto la classica “fuitina”. Da lì la corsa al pronto soccorso del Garibaldi da dove l’hanno trasportata d’urgenza al San Marco per tentare di salvarle l’occhio sinistro, lì si è conficcata la pallottola. I carabinieri della compagnia di Fontanarossa e della Stazione di Nesima hanno immediatamente avviato le indagini: i due fidanzatini avevano preparato il racconto per cercare di evitare le conseguenze penali su quanto accaduto. «Eravamo affacciati al balcone ed è arrivata una pallottola vagante». Una storia inverosimile.


I militari della Sezione Investigazioni Scientifiche sono entrati nella casa di via Santo Cantone a Nesima - che risulta occupata abusivamente - e hanno trovato le tracce di sangue in diverse stanze. È bastato questo per capire che la ricostruzione fornita dalla vittima e dal ragazzino non era credibile. Poi l’analisi delle telecamere della zona ha chiuso il cerchio. Il sedicenne, sabato sera, è stato portato in via Franchetti davanti al pm dei minorenni con la presenza di un legale. Con le spalle al muro ha spiegato cos’era successo: fortuna ha voluto che la modifica alla pistola giocattolo non ha dato un’alta potenza allo sparo. Perché l’epilogo sarebbe stato ancora più tragico di quello che è già. Ora il sedicenne è indagato a piede libero per lesioni e detenzione illegale di armi e munizioni.

Le indagini coordinate dalla procura dei minorenni però non si sono concluse perché l’arma modificata non è stata ancora ritrovata. Forse il ragazzino l’ha affidata a qualcuno o l’ha gettata da qualche parte per disfarsene. Pare che l’avesse acquistata (o comunque se la sarebbe procurata) da pochi giorni e che la portasse dietro. Avere un’arma alla cintola l’avrebbe fatto sentire “grande”: quasi a voler emulare uno dei baby gangster della serie cult Gomorra. Lui che a 16 anni aveva deciso di andare a convivere con una giovane di 18 anni. Lui che a 16 anni aveva lasciato la scuola tanto da essere stato segnalato al Tribunale dei Minorenni per abbandono scolastico. Lui cresciuto in un contesto familiare complicato e con una madre che sta affrontando anche lei alcuni guai giudiziari alquanto complessi.