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Lo stupro alla Villa Bellini, in Appello confermata la condanna a 12 anni del primo violentatore

La violenza di gruppo è avvenuta il 30 gennaio 2024: la minorenne che era con il fidanzatino di allora

Laura Distefano

17 Luglio 2025, 14:00

Stupro villa Bellini

Confermata la condanna a 12 anni e 8 mesi per il giovane egiziano che per primo ha abusato di una tredicenne nei bagni pubblici della Villa Bellini. Questa la sentenza della Corte d’Appello di Catania che ha ritenuto corretto quanto deciso l’anno scorso dal gup: il dispositivo è stato letto pochi minuti fa dal presidente del collegio di giudici di secondo grado dopo la camera di consiglio. Questa mattina l’udienza si è aperta con le dichiarazioni spontanee dell’imputato che ha respinto le accuse.  Poi ha parlato la difesa del giovane, composta da due legali, che ha chiesto l’assoluzione.
La violenza di gruppo è avvenuta il 30 gennaio 2024: la minorenne era con il fidanzatino di allora al giardino Bellini. Appena i due sono usciti dalla toilette sono stati accerchiati dal branco (composto da 7 ragazzi). Uno di loro - il condannato di oggi - ha spinto la ragazzina nel bagno per violentarla, mentre gli altri hanno bloccato il giovane che l’accompagnava. La vittima ha raccontato che vedeva alcuni di loro spuntare dal muretto del bagno per spiare lo stupro. Anche un altro del branco l’ha violentata, un minorenne già condannato in primo grado. Il gruppo di bruti è stato individuato grazie alla collaborazione di uno degli egiziani (che sta affrontando il dibattimento) e alle indagini tradizionali e di tipo scientifico svolte dai carabinieri di Catania, con il coordinamento della procura etnea. La Corte d’Appello ha confermato anche i risarcimenti del danno nei confronti delle vittime, la ragazzina è assistita dall’avvocato Cecilia Puglisi, mentre l’ex fidanzatino è rappresentato dall’avvocato Eleonora Baratta.

Oggi, intanto, uno dei minorenni coinvolti - assistito dall’avvocato Gianmarco Gulizia e già condannato in appello con una riduzione di pena - ha lasciato il carcere ed è stato trasferito in una comunità dove finirà di scontare la condanna ai domiciliari.