21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 17:56
×

Esuberi alla Stm di Catania, da sindacati al M5S indice puntato contro il governo Schifani

L'annuncio arrivato dopo il tavolo di confronto al Ministero per le imprese

Redazione La Sicilia

30 Luglio 2025, 13:04

STM

Stm, generico

Reazioni alla comunicazione che nel sito catanese di Stm sono previsti 206 esuberi.

La Cisal Catania, ieri si era espressa anche la Cgil, esprime «forte preoccupazione per l’annuncio di 206 esuberi da parte della StMicroelectronics nello stabilimento etneo», ritenendolo «un annuncio grave e inaccettabile che colpisce direttamente il futuro occupazionale di centinaia di famiglie e rischia di compromettere il ruolo strategico del polo catanese nell’industria dei semiconduttori».
«È assurdo apprendere una notizia di questa portata in un contesto in cui la Regione Siciliana ha stanziato ben 300 milioni di euro di cofinanziamento pubblico senza avere ottenuto in cambio garanzie chiare sulla salvaguardia dell’occupazione - afferma Giovanni Lo Schiavo, responsabile provinciale della Cisal Catania - e l’assenza fisica dei massimi rappresentanti della Regione al tavolo romano è un segnale allarmante di disinteresse verso il destino industriale e produttivo del nostro territorio».

«Automazione e sviluppo - aggiunge il sindacalista - non possono essere sinonimo di licenziamenti. Se davvero Catania è un sito strategico per l’azienda, ciò va dimostrato con un piano di rilancio che tenga al centro l’occupazione, la riqualificazione professionale e la valorizzazione delle competenze locali. In caso contrario, siamo davanti a un paradosso: si finanzia il progresso ma si sacrifica il lavoro».

La Cisal chiede «alla Regione Siciliana di uscire dal silenzio e assumere una posizione ferma e coerente». «È il momento della responsabilità politica e istituzionale - conclude Lo Schiavo - serve l’immediata convocazione di un tavolo regionale permanente, con sindacati e parti sociali, e il coinvolgimento attivo della Presidenza della Regione, affinché venga definita una strategia condivisa per salvaguardare ogni posto di lavoro».

A farsi sentire sulla vicenda oggi è anche la deputata regionale del M5s Lidia Adorno.

«Ci sono state date delle rassicurazioni ancora una volta troppo generiche e per giunta alla Regione Siciliana non interessa neppure. La Regione Lombardia è stata presente con i propri vertici istituzionali, Palazzo d’Orleans ha invece mandato il dirigente generale del dipartimento delle Attività Produttive, intervenuto da un’auto e per di più con problemi di connessione. È un segnale evidente della scarsa attenzione che Schifani e il suo Governo pongono verso il destino industriale e occupazionale della nostra regione e nei confronti dei rapporti con la StMicroelectronics».
«È gravissimo che il presidente Schifani, l’assessore Tamajo e l’assessore Dagnino - aggiunge Adorno - fossero assenti a una riunione tanto delicata. E andando a ritroso mi domando ancora: come ha potuto la Regione Siciliana deliberare un cofinanziamento da 300 milioni di euro a Stm senza pretendere un piano industriale dettagliato e senza vincolare queste risorse pubbliche alla tutela dei posti di lavoro?"
«Non basta dire che Catania è centrale - sottolinea l'esponente M5s - serve un impegno vincolante a garanzia dei lavoratori. Invece, la Regione Siciliana ha scelto l’assenza e un collegamento da remoto imbarazzante. Interverrò oggi in aula per chiedere chiarimenti su questa gestione e per pretendere trasparenza sull'utilizzo di risorse pubbliche».