Si esercitava a sparare vicino una bambinopoli: è arrivata la condanna (con accordo)
Il pistolero fu arrestato dalla polizia.
Speeding Bullet Shot from Revolver bxp137715h
Fu arrestato mentre si esercitava a sparare colpendo un pannello di cartongesso. Un passatempo davvero pericoloso perché nelle vicinanze del cantiere della casa in ristrutturazione in via Ammiraglio Caracciolo c’è una bambinopoli. I poliziotti di Nesima il 30 maggio scorso hanno arrestato Domenico Palazzo e ieri è arrivata la condanna del gup, che gli ha inflitto una pena di due anni e due mesi e 3.000 euro frutto di un accordo fra il pm e l’avvocato difensore, Francesco Marchese. Inoltre il gup ha disposto, accogliendo l’istanza del legale, la sostituzione della detenzione in carcere con gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico a casa della sorella. «La pena si manifesta congrua alla gravità oggettiva e soggettiva degli accadimenti», scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza.
Ma facciamo un passo indietro. E torniamo al giorno in cui i poliziotti hanno trovato Palazzo con in mano la pistola. Da quello che si può ricostruire dal capo d’imputazione, l’uomo era «all'interno di un immobile in ristrutturazione in via Ammiraglio Caracciolo, di fronte al civico 102, e deteneva un'arma clandestina» nello specifico «una pistola semiautomatica calibro 9 marca Zoraki modello 914 con matricola abrasa con all'interno una cartuccia a pronta al fuoco». L’uomo è stato sorpreso mentre «si esercitava esplodendo alcuni colpi verso un pannello in cartongesso, usato come bersaglio». I poliziotti, che stavano facendo un normale servizio di controllo, sono stati attirati dal suono di alcuni colpi di pistola. Immediatamente si sono attivati per localizzare il punto esatto da cui provenivano gli spari. Ed è così che hanno trovato l’appezzamento di terreno privato che il 45enne aveva trasformato in un poligono improvvisato. L’uomo quando è stato avvistato aveva ancora l’arma in mano, quindi gli agenti hanno agito con cautela fino a bloccarlo e poi arrestarlo. Da lì il processo abbreviato che si è concluso con l’accordo fra le parti. La condanna la sconterà ai domiciliari. Tranne comportamenti illeciti che porterebbero a un aggravamento della misura.