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Università di Catania, così venivano truccati i concorsi

Di Redazione |

Tutti i concorsi sarebbero stati organizzati prima, sulla base del vincitore. E’ quanto emerso dalle indagini della Digos di Catania sfociate nell’operazione “Università bandita”. Il bando sarebbe stato costruito ad hoc attorno al vincitore, le pubblicazioni sarebbero stata stabilite in base a quelle che lui aveva e l’ordine di chiamata sarebbe stato deciso in base alla possibilità di avere una persona invece che un’altra.

Si sarebbero inoltre creati finti eventi culturali per poter pagare le trasferte ai commissari. In un colloquio intercettato dagli investigatori un presidente di una commissione di concorso ed il capo di un dipartimento, in presenza del vincitore designato, avrebbero chiamato una persona che aveva presentato la domanda convincendola a revocarla. Man mano che gli investigatori controllavano i concorsi, non sono riusciti a trovare uno solo svolto con criteri meritocratici.

L’unica volta in cui il soggetto più meritevole stava vincendo un concorso, la commissione sarebbe stata “richiamata all’ordine” dal rettore, che avrebbe imposto invece una modifica del concorso per far vincere chi era stato precedentemente designato. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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