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Evasione fiscale, sequestrati 1,6 mln all’imprenditore catanese Antonio Cristaldi

Di Redazione |

La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di 1,6 milioni di euro riconducibili all’imprenditore Antonio Cristaldi, 51 anni, titolare dell’omonina ditta individuale con sede a Catania, ed operante nel settore del recupero e smaltimento di cascami e rottami metallici, ritenuto responsabile del delitto di infedele dichiarazione dei redditi e IVA.

Sotto sequestro, oltre alle liquidità presenti nei conti correnti ed alle altre disponibilità finanziare dell’indagato, sono finiti anche l’omonima ditta e 78 mezzi facenti parte del patrimonio aziendale. Il provvedimento giudiziario trae origine da un’articolata attività di verifica fiscale condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania che ha portato ad accertare che l’impresa individuale, per gli anni d’imposta 2015 e 2016, avrebbe registrato in contabilità e successivamente indicato nelle proprie dichiarazioni dei redditi ed iva, oltre quattro milioni di euro di costi “inesistenti”.

In particolare, tali rilevanti costi, che hanno “abbattuto” il reddito da sottoporre a tassazione, avrebbero riguardato l’acquisto simulato di ingenti quantità di carburante per autotrazione documentato dalla sola annotazione in contabilità delle cosiddette “schede carburanti”, il cui pagamento è avvenuto senza alcun tipo di tracciabilità.

Infatti tali partite di acquisti, anche in violazione della normativa “anti-riciclaggio” sulla limitazione della circolazione dell’uso del contante, sarebbero avvenute esclusivamente per contanti. Inoltre, l’annotazione di tali spese inesistenti, secondo gli investigatori, sarebbe stata funzionale alla precostituzione di un falso credito d’imposta che è stato altresì utilizzato per il pagamento delle ritenute di acconto operate sui redditi dei lavoratori dipendenti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA