Il pentito: «I cursoti milanesi sostenuti dal clan Santapaola»
I nuovi assetti criminali in un verbale finito nei faldoni dell’inchiesta Cerbero
I Cursoti Milanesi avrebbero avuto l’ambizione di entrare dentro Cosa Nostra. E in qualche modo, anche se non in modo ufficiale, lo avrebbero fatto. Avrebbero, come dire, il sostegno del clan Santapaola-Ercolano. E questo in realtà spiegherebbe la migrazione velocissima dei fratelli Ninni e Michael Sanfilippo ai Nizza, braccio militare della famiglia catanese di Cosa Nostra, dopo la sparatoria del viale Grimaldi 18 dell’8 agosto 2020.
Questa novità della geografia mafiosa catanese e nei pesi specifici degli assetti criminali è emersa in un verbale finito nei faldoni dell’inchiesta Cerbero, condotta dai carabinieri ed eseguita lo scorso mese. A parlare è Salvatore Sam Privitera, giovane rampollo dei Nizza condannato in appello per l’omicidio di Enzo Timonieri, che ha deciso l’anno scorso di entrare nel programma di protezione della magistratura. Le sue conoscenze arrivano fino al marzo del 2024, «epoca in cui gli è stato sequestrato il telefono con il quale manteneva i contatti con l’esterno».
Questo gruppo (di cui avrebbe fatto parte anche il fratello Peppe e il padre) all’inizio sarebbe stato contrapposto alla squadra di Melo Distefano (fratello di Francesco ‘pasta ca sassa’) che ha partecipato attivamente alla sparatoria di Librino in cui morirono due cappelloti. Cristian Licciardello «all’inizio era contrario al gruppo di Melo Distefano, parlava male di lui, anche se poi per quel che io so il gruppo si è ricomposto». Dopo gli arresti per gli omicidi del 2020, i Cursoti Milanesi «erano fortemente indeboliti». Sulla contrapposizione tra Distefano e “u furasteri”, il collaborante ha riferito che prima degli omicidi Distefano avrebbe accettato di «diventare Cosa Nostra» mentre sarebbe stata ferma intenzione del Piterà non perdere il nome dei “Cursoti Milanesi” «pur essendo favorevole all’ipotesi che il clan - ha detto Privitera - da quel momento avesse come riferimento il clan Santapaola. Questo avrebbe comunque consentilo al clan di mantenere fermi il loro nome e la loro autonomia». Il pentito ha anche accennato al momento in cui « i fratelli Licciardello avevano proposto di passare con il gruppo dei Nizza» ma il defunto Pitarà non sarebbe stato «d’accordo perché, così facendo, avrebbero perso il loro nome e la loro autonomia».
Privitera però avrebbe saputo che più volte «Peppe Ardizzone e Cristian Licciardello» avrebbero bussato alla porta dei Santapaola. «Ad esempio Ardizzone per un periodo ha chiesto protezione ad Assinnata, mentre Licciardello ai “Puntina” in particolare ad Angelo, come riferitomi da Pistone (Giuseppe, ndr); preciso che i Puntina pur continuando a fare gruppo a sé, con a capo Riccardo Romano, fanno anche essi riferimento al clan Santapaola».
Privitera poi svela chi detiene lo scettro dei Cursoti Milanesi. Dal 2022 «i capi operativi» sarebbero «Cristian Licciardello e Giorgio Campisi».