Etna, le bocche effusive restano sempre tre e nel cratere di sud est continua l'attività stromboliana
Il punto della situazione dell'Ingv
Una nuova fontana di lava si è aperta nel Cratere di Sud Est dell'Etna. ANSA/Orietta Scardino
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha segnalato che, dalle osservazioni effettuate dal personale INGV nell'area sommitale e dall'analisi delle immagini acquisite dalla rete di videosorveglianza, prosegue l'attività effusiva alla bocca posta a quota 2980 m, che alimenta un campo lavico in direzione sud-ovest, il cui fronte più avanzato si attesta intorno a 2250 m.
Prosegue inoltre l'attività effusiva alla bocca situata a circa 3200 m s.l.m., sul fianco meridionale del Cratere di Sud-Est, e a quella posta a 3100 m, i cui fronti si attestano intorno ai 3000. Continua anche l'attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, con lanci di prodotti piroclastici che ricadono oltre l'orlo craterico.
Dall'ultimo aggiornamento di ieri 22 agosto, l'ampiezza media del tremore sismico si è mantenuta su valori elevati. Dopo un ulteriore incremento registrato nella tarda serata di ieri, dalle 2:40 di oggi il segnale ha mostrato un moderato decremento. Attualmente, l'ampiezza è sostanzialmente stabile, pur presentando deboli oscillazioni sempre nella fascia dei valori alti. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore permane nell'area del Cratere di Sud-Est, ad una elevazione di circa 3000 metri al di sopra del livello medio del mare.