20 dicembre 2025 - Aggiornato alle 18:22
×

Etna: cessata l'attività effusiva, fermi i fronti lavici più avanzati

L'Ingv: "Rare emissioni di cenere dal Cratere di Sud-Est che si disperdono rapidamente in area sommitale"

Redazione La Sicilia

02 Settembre 2025, 17:06

etna

E’ cessata sull'Etna l’attività effusiva alimentata dalla bocca di quota 2.980 metri sul livello del mare. I fronti lavici più avanzati sono fermi e il campo lavico è in raffreddamento. Lo rende noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, spiegando che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, si osservano rare emissioni di cenere dal Cratere di Sud-Est che si disperdono rapidamente in area sommitale. Relativamente al tremore vulcanico, dalla serata di ieri, la sua ampiezza media rimane confinata nell’intervallo dei valori bassi e le sue sorgenti risultano localizzate di poco a Sud-Est del Cratere di Nord-Est, ad una quota variabile nell’intervallo 2500-2800 metri sopra il livello del mare.

L'attività infrasonica è molto bassa: i pochi eventi infrasonici registrati, tutti di bassa energia, sono localizzati al Cratere di Nord-Est. Dall’analisi delle serie di deformazione del suolo, non si rilevano variazioni significative sulle stazioni delle reti GNSS e clinometrica, mentre lo strainmeter DRUV ha mostrato una prima fase in depressurizzazione che ha accompagnato l’attività eruttiva (fino al 31 agosto) ed una seconda fase in leggera pressurizzazione, che dal 31 agosto ad oggi ha cumulato circa 25 nanostrain.