5 dicembre 2025 - Aggiornato alle 07:47
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Il caso

Oda, sugli stipendi arriva la rassicurazione del prefetto di Catania

La deputata Ars del M5S Adorno riferisce di «miglioramenti entro fine anno» Preoccupazioni invece da parte di Sanfilippo di Controcorrente per la continuità dei servizi assistenziali

Leandro Perrotta

03 Settembre 2025, 09:08

29 Settembre 2025, 22:56

ODA RIUNIONE

«Credo che entro fine anno la questione delle retribuzioni dei dipendenti di Oda possa finalmente registrare qualche miglioramento». A dirlo Lidia Adorno, parlamentare regionale del M5S, al termine di un colloquio con il prefetto di Catania Pietro Signoriello circa la situazione di crisi dell’Opera diocesana di Assistenza, i cui circa 300 lavoratori attendono sei mesi di stipendi arretrati, cioè quelli da marzo ad agosto 2025.
«Ringraziamo il prefetto per la disponibilità. Certamente - ha proseguito Adorno - nessuno ha la bacchetta magica, ma è chiaro che ci sarà un’attenzione ancora più presente, con uno sguardo che riguarderà anche l’ordine pubblico, perché situazioni come queste in cui servizi essenziali per i disabili sono cessati e le retribuzioni dei dipendenti non vengono pagate, rischiano di sfociare anche in possibili gesti drammatici».

All’incontro ha partecipato anche Francesco Sanfilippo, responsabile del Dipartimento Disabilità del movimento Controcorrente, fondato dal deputato regionale Ismaele La Vardera, ieri assente. La fondazione, controllata dalla Curia catanese, ha fissato per oggi la scadenza per l’invio delle offerte di affitto del ramo sanitario d’azienda, quello sanitario che vale una convenzione con Asp da 16,5 milioni di euro l’anno. L’Oda ha infatti in carico circa 1500 assistiti, tra i quali molti disabili gravissimi, e Sanfilippo - che è legale anche di un centinaio di lavoratori e altrettanti utenti - non nasconde i timori: «Questa situazione può diventare emergenza sociale, molti lavoratori hanno dovuto fare ricorso persino all’aiuto del Banco alimentare in questi mesi. Altri- ha proseguito il legale - hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa. Siamo alla vigilia dell’anno scolastico poi e i servizi extramurari, che l’Oda deve rendere per convenzione con Asp, rischiano di non partire. A questo aggiungo il tema della trasparenza, ricordo che Oda, che ribadisco è tenuta per legge a pubblicarli, non ha messo a disposizione i bilanci».

«Il prefetto Signoriello - ha continuato Adorno - ha espresso non solo rispetto per la difficile situazione economica dei lavoratori ma anche per il valore del servizio che prestano. Non vogliamo illudere né i dipendenti né le persone fragili che sono assistite dalla Fondazione Oda, ma oggi possiamo dire che la vicenda è sotto i riflettori delle istituzioni di vertice della città di Catania». Per quanto riguarda gli stipendi, i lavoratori hanno ricevuto negli scorsi giorni due bonifici, uno che ha saldato una retribuzione e mezzo e un secondo che ha saldato fino a febbraio 2025. E su questo l’esponente regionale del M5S ha aggiunto: «Eravamo arrivati addirittura a otto mensilità non corrisposte, ma grazie anche all’attenzione mediatica svolta dalla stampa, unite alle sollecitazioni delle forze progressiste, le mensilità si siano ridotte a sei. La situazione resta atavica. Questi lavoratori sono degli eroi, perché continuano a garantire un servizio nonostante le difficoltà, che purtroppo non potranno essere superate in tempi brevi».