Muore in carcere il boss Pippo Salvo 'u carruzzeri: disposta l'autopsia
L'ergastolano aveva 76 anni. Fu uno dei massimi vertici del clan Cappello di Catania.
È morto il boss catanese Giuseppe Salvo, meglio conosciuto come Pippo 'u carruzzeri. Aveva 76 anni. Era un uomo di vertice della mafia catanese: ha trascorso (quasi) tutta la vita dietro le sbarre. Stava infatti scontando l'ergastolo per omicidi e mafia nel carcere di Opera a Milano. Il decesso risale allo scorso lunedì (8 settembre). Le sue condizioni di salute già abbastanza critiche sarebbero precipitate. Salvo è stato trasferito in ospedale e poi è deceduto. La procura di Milano ha disposto l'autopsia. Una volta eseguita la salma sarà trasportata a Catania per i funerali.
Giuseppe Salvo è figlio del quartiere San Cristoforo di Catania: è nato il 18 marzo 1949. Aveva un'autocarrozzeria: da qui il nomignolo ereditato anche dai figli. Negli anni '70 ha aderito al consorzio criminale che si contrappone alla famiglia catanese di Cosa Nostra che era guidata, grazie a un golpe mafioso, da Nitto Santapaola. Fu uno degli esponenti di punta del clan Savasta, che faceva riferimento ad Antonino Puglisi. Ma all'interno della cosca ci fu una faida: Pippo Salvo, infatti, fu bersaglio di due agguati, da cui è uscito indenne. Due nel 1984.
Il boss lasciò il clan Savasta e si legò al gruppo mafioso di Turi Pillera prima e di Turi Cappello dopo. Nel 1989 subisce un terzo attentato. All'epoca era il braccio destro di Turi Cappello. Giuseppe Salvo fu arrestato nel 1990 nell'ambito di un blitz che vide coinvolti anche politici. La sua "eredità" criminale è stata presa dai figli, Giampiero e Massimiliano Salvo. Il primo ultimamente è finito sotto i riflettori per la lettera che ha scritto al presidente del Tribunale dei Minori, Roberto Di Bella dove afferma la sua "dissociazione al clan Cappello". Qualche mese fa è stato destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale. Massimiliano Salvo, invece, è detenuto al 41bis per diverse condanne di mafia: è ritenuto uno dei massimi vertici del clan Cappello di Catania.