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Catania, lo schianto in Vespa e la morte della giovane Silvia

Le indagini sull'incidente dai contorni ancora poco chiari

Vittorio Romano

18 Settembre 2025, 11:39

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Un pezzetto di parabrezza non rimosso e rimasto ai margini della strada in balia dei mezzi in transito, una macchia di sangue scolorita dalla segatura gettata di sopra e i numeri segnati con il gesso bianco sull’asfalto, da 1 fino a 6, sono quel che resta dei rilievi compiuti dalla polizia locale ieri mattina, alle 5,15, subito dopo l’incidente costato la vita a Silvia Gulisano, 30 anni il mese prossimo, che viaggiava a bordo di una Vespa 250 e stava percorrendo il viale Marco Polo della circonvallazione, sulla carreggiata in direzione Misterbianco. La giovane donna, che lavorava come operatrice informatica all’Asp, per cause ancora al vaglio degli inquirenti - indaga la polizia locale coordinata dalla Procura della Repubblica, che ha aperto un’inchiesta - ha perso il controllo del mezzo finendo sul selciato. In un primo momento si era parlato di probabile incidente autonomo, ma nel corso della giornata s’è fatta più concreta l’ipotesi che un altro veicolo potesse aver speronato la Vespa e causato l’incidente. Se fosse davvero così, le indagini virerebbero sull’ipotesi di reato di omicidio stradale e omissione di soccorso. Il magistrato di turno intanto ieri ha disposto il sequestro della salma per effettuare l’autopsia.

Sul posto alle 5,15 è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato la ragazza al pronto soccorso del Cannizzaro. Qui Silvia è arrivata in coma con un gravissimo trauma cranio-facciale. Nonostante le manovre rianimatorie praticate dai medici, alle 7 è deceduta.
«Era una giovane collega competente, piena di entusiasmo e ben integrata nel nostro gruppo di lavoro - ci ha detto ieri Fabio Brogna, direttore dell’Unità operativa complessa Servizio territoriale dipendenze patologiche -. La ricordiamo soprattutto per la gentilezza con la quale si rapportava con tutti noi».
«Questa tragedia rappresenta l’ennesimo grave episodio che si verifica sulla circonvallazione e ci spinge ancora a chiedere un tavolo tecnico per migliorare la sicurezza nella principale arteria della città» ha detto la presidente del III Municipio, Maria Spampinato.
Di «ennesimo ergastolo di dolore, nella totale indifferenza delle istituzioni» ha invece parlato Pietro Crisafulli, dell’associazione Vittime della Strada e Sicilia Risvegli ODV.