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Concerto, crispelle e… botti: la festa in via San Jacopo per Angelo "catina"

Il piazzale pubblico trasformato in un “borgo privato” per l’ex collaboratore di giustizia nella strada vicino al cimitero a Catania

Laura Distefano

23 Settembre 2025, 10:47

festa Angelo Catina

Via San Jacopo è un piccolo “borgo” di palazzine vicino al cimitero. Ieri mattina c'erano ancora i fili con i triangolini colorati attaccati da una palazzina all'altra. Questa l'unica traccia di una festa non autorizzata che domenica sera si è svolta nel quadrilatero d'asfalto su cui si affacciano gli edifici popolari.

Il programma era variegato: concerto con più di un artista neomelodico, camioncino delle crispelle e in chiusura spettacolo pirotecnico. Su TikTok non sono mancati i live, le dirette, le condivisioni. Migliaia. Ma nemmeno una chiamata al 112 Numero Unico Emergenza per segnalare i festeggiamenti alquanto rumorosi avvenuti in un luogo pubblico. In alcuni filmati caricati sui social si legge “evento privato”: ma cosa può esserci di privato in un palco allestito in strada? Da verifiche fatte da La Sicilia non risulta alle autorità competenti nessuna autorizzazione per l’allestimento del palco e l’esplosione dei fuochi d’artificio.

Ma cosa si festeggiava? «Auguri Angelo e Tino», recitano i vari post su TikTok. Anche gli artisti che hanno calcato il palcoscenico si rivolgono ad Angelo e Tino. Leggendo i vari commenti si fa presto a capire che si tratta di padre e figlio. Precisamente Angelo e Tino Mascali (per identificarli meglio i cyberfan li chiamano con lo storico alias, famiglia “catina”). E poi ci sono emoticons rappresentanti leoni e catene. Figure che solitamente accompagnano messaggi paracriminali.

Il super party con frittelle e botti sarebbe stato organizzato per festeggiare il compleanno (64 anni, ndr) di Angelo Mascali, ex collaboratore di giustizia e freddo sicario di Cosa nostra degli anni Novanta. Fu l'uomo che, nel 1998, fece saltare il golpe mafioso pianificato dai corleonesi per affidare il trono di Cosa nostra a Catania ai “carcagnusi” di Santo Mazzei. Spifferò tutto ai santapaoliani e così furono ammazzati Massimiliano Vinciguerra, il delfino di Mazzei, e Giovanni Riela (ucciso al posto del fratello Ciccio, poi ergastolano). Mascali dopo l'arresto nel blitz Orione decise di pentirsi assieme al fratello Sebastiano.
L'ex collaboratore è molto defilato nei video: lo si nota solo in una foto di gruppo. La festa inoltre sarebbe servita anche per dare il bentornato al figlio di Mascali, Agatino che sta affrontando un periodo complicato. Nulla da dire alla voglia di sorridere e festeggiare, ma domenica sera via San Jacopo è diventata una zona franca in barba a qualsiasi regola. E le regole valgono per tutti. Un piazzale pubblico non può trasformarsi in un “borgo” privato.