Una "casetta" per i gatti randagi ad Aci Bonaccorsi
"Accoglierà la colonia felina più numerosa del paese", spiega il sindaco Vito Di Mauro
Una casetta con tetto impermeabilizzato, con terrazza davanti alla porta, punto d’acqua e pure la videosorveglianza contro i malintenzionati.
Benvenuti nella nuova casa dei gatti ad Aci Bonaccorsi che ospiterà la colonia felina più grande del paese. Un rifugio nato da una proposta avanzata con il Bilancio partecipato e “sposata” dal sindaco Vito Di Mauro che sul suo profilo ha annunciato di aver firmato un’ordinanza per la gestione delle colonie feline.
«La casetta è stata già realizzata e accoglierà la colonia felina più numerosa del paese - spiega il sindaco - Ci sono tre colonie, ma i gatti stanno all’aperto o in case di fortuna. Molte persone portano cibo o costruiscono rifugi, si occupano dei randagi, ma non c’è un sistema organizzato, anche dal punto di vista igienico. Così è nata l’idea di una “casa” per i gatti che rappresenta solo il primo passo di un progetto strutturato, i veterinari dell’Asp, collaboreranno alla gestione per sterilizzare gli animali e i volontari si occuperanno della struttura».
L’iniziativa è stata accolta positivamente da tutti coloro che amano gli animali e che magari portano agli amici a quattro zampe cibo (e pure cucce, tappetini, maglioni caldi, antibiotico se necessario…). «Ho avuto tanti riscontri, c’è molta curiosità su questa iniziativa, non me lo aspettavo - ammette il sindaco Di Mauro - C’è stata anche un po’ di confusione, c’è chi ha pensato che fossero delle gabbie, ma non è così, gli animali possono entrare e uscire come vogliono. Vogliamo tracciare un percorso, una strada nuova, ci sono ancora tanti punti interrogativi e tante altre domande verranno fuori. Proveremo a rispondere lungo il percorso».
La prossima tappa è per domani alle 17 a Palazzo Cutore. «La prima riunione aperta a tutte le persone che hanno a cuore la sorte dei mici randagi e vogliono partecipare alla gestione del rifugio - dice il sindaco - Un incontro aperto a tutti, un invito a dare una mano rivolto a coloro che amano gli animali. Cerchiamo volontari che si prendano materialmente cura dei gatti. Vorremmo coinvolgere cittadini sensibili e responsabili».
Giovedì sarà solo un primo contatto «per capire la disponibilità su cui si può contare. Poi faremo corsi online con delle associazioni che abbiamo contattato e degli incontri con i veterinari dell’Asp. Per avere un indirizzo comune, per coordinare l’intervento e sapere come comportarsi. E’ un passo importante verso una convivenza civile per costruire una comunità sempre più attenta al benessere degli animali».
E per i cani non c’è un progetto? «Abbiamo già pensato ai cani alcuni anni fa mettendo i beverini pubblici per i quattro zampe e realizzando un’area di sgambamento. Cerchiamo di realizzare tante piccole cose che possano migliorare la vita degli animali e andiamo sempre avanti. Occuparsi degli animali, dei randagi è un segno di civiltà».