La Cgil di Catania rischia lo sfratto dalla sede di via Crociferi: per il Comune è in debito di 17 anni di affitti
Giovedì si è tenuta l’udienza per lo sfratto e il municipio ha chiesto che venga convalidato
Cgil
La commissione Patrimonio, presieduta da Andrea Cardello (Lega), da tempo vuole vederci chiaro su uno dei capitoli importanti del bilancio comunale, cioè quello che riguarda gli immobili di proprietà locati e i relativi affitti riscossi, a cui si aggiunge quello, forse più spinoso, della regolarità dei pagamenti dei tributi locali, uno su tutti la Tari.
Il dubbio, non latente, è di danni erariali per l'amministrazione comunale. Ecco perché la Commissione ha già chiesto alla direzione Patrimonio «l'elenco di tutti gli immobili comunali locati, e contestualmente la situazione di regolarità o meno dei pagamenti di affitti e tributi». Il caso principe in città, analizzato nella seduta di venerdì scorso, sembra essere quello della Cgil che dal 2004 ha sede in via Crociferi, nell'immobile dall'ampia metratura, e di pregio, di proprietà del Comune. Sì perché, secondo i calcoli effettuati dalla direzione Affari legali, i pagamenti non riscossi degli affitti ammonterebbe a una cifra considerevole, pari a 872.880,28 euro. Il calcolo è stato effettuato dividendo la cifra con quella dell'affitto annuale, «dai 40 ai 60mila euro», secondo quanto riferito alla stessa commissione dall'assessore Giuseppe Marletta, il che porterebbe «a 17 anni di mancati pagamenti. È grave. - ha rilevato Melania Miraglia, FI - Ma è ancora più grave il fatto che chi avrebbe dovuto essere attento non se ne sia accorto». «In 17 anni non è mai successo nulla? – ha contestato Paola Parisi, “neo" Lega – come è possibile? Oltre 800mila euro di credito per un Comune in dissesto non è poco, davvero in tutti questi anni l'amministrazione comunale è rimasta inerte? Quando un semplice cittadino per una rata non pagata riceve in tempo zero il sollecito?».
Nella seduta di venerdì era stata l'avvocata Daniela Magrì, della direzione Affari legali del Comune, a definire i contorni della vicenda: «Giovedì 25 si è tenuta l'udienza per la convalida dello sfratto della Cgil dall'immobile in via Crociferi, di proprietà comunale, e il giudice si è riservato di decidere. La Cgil si è costituita e ha presentato alcuni bonifici effettuati dal 2004 al 2019, che andranno ora verificati da parte della direzione Patrimonio per capire quante annualità siano state pagate per intero. Considerato che dal 2020 al 2025 non risultano pagamenti effettuati, quindi persistendo la morosità, ho insistito per la convalida dello sfratto».
Per legge solo gli ultimi cinque anni non sono soggetti a prescrizione, ma è il racconto dell'intera questione a far comprendere in che situazione ci si stia muovendo: «Il 19 febbraio 2025 – ha infatti riportato Magrì in commissione – abbiamo ricevuto dal sindaco Enrico Trantino la formale richiesta per avviare l’azione di sfratto nei confronti della Cgil. Il 24 febbraio ho subito chiesto alla direzione Patrimonio tutta la documentazione in merito: il contratto, il prospetto dei canoni non corrisposti, eventuali atti di messa in mora e di corrispondenza con il locatario. Richieste poi reiterate nei mesi di aprile e maggio, inclusa quella di poter effettuare un sopralluogo per verificare se si fossero sostituiti gli infissi, come previsto dal contratto. Il Patrimonio ha risposto il 9 giugno, dicendo che il sopralluogo era già stato fatto e ci avrebbero inviato la relazione, poi pervenuta il 2 luglio, in base alla quale abbiamo fatto subito l'azione per lo sfratto. Ora dovrà essere la direzione Patrimonio a verificare la situazione e l'eventuale credito esigibile».