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Sfratto Cgil a Catania, De Caudo: «La somma dovuta non è quella indicata dal Comune»

"In questi anni la Cgil ha dovuto affrontare difficoltà tali da mettere a rischio gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori"

Redazione La Sicilia

28 Settembre 2025, 16:00

Carmelo De Caudo, segretario Cgil Catania

Carmelo De Caudo, segretario Cgil Catania

La Cgil di Catania, per voce del suo segretario generale Carmelo De Caudo,  intende fornire alcuni chiarimenti in merito alla questione degli anni di affitto della sede di proprietà del Comune di Catania che chiede la convalida dello sfratto (della vicenda si occupa oggi il quotidiano La Sicilia).

“Contrariamente a quanto riportato, i canoni di locazione non risultano corrisposti a partire dal 2020, e non già da 17 anni. La pandemia ha inciso pesantemente sugli introiti del sindacato, che – lo ricordiamo – per legge non riceve contributi pubblici. A ciò si sono sommati i tagli ai servizi di patronato imposti dallo Stato, colpendo ulteriormente la nostra capacità di bilancio. In questi anni la Cgil ha dovuto affrontare difficoltà tali da mettere a rischio gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori. Nonostante ciò, abbiamo scelto di non scaricare la crisi sui dipendenti: la Cgil non ha mai licenziato nessuno.

La somma di 800mila euro indicata non corrisponde al debito effettivo. Si tratta di un calcolo che include adeguamenti ISTAT al canone di locazione che la Cgil non ha mai ricevuto. L’importo reale è pari a poco più di un quarto di quanto riportato.

Il confronto con l’amministrazione comunale non è mai venuto meno. In questi mesi, e in particolare nel rapporto con il sindaco, abbiamo trovato un interlocutore sereno, aperto e corretto. La nostra volontà è quella di proseguire su questa linea, con spirito costruttivo e di responsabilità, al fine di giungere a una soluzione equa e sostenibile per entrambe le parti.

La Cgil ribadisce il proprio impegno a garantire trasparenza, continuità del servizio e tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, convinta che il dialogo istituzionale sia l’unica strada per affrontare con serietà e concretezza anche le difficoltà più complesse”.