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Fabiana Raciti, missione compiuta: si è laureata in Legge con una tesi dedicata al papà perso nel 2007…

Di Tiziana Tavella |

CATANIA – Con in mano una copia della sua tesi di laurea in Giurisprudenza su “Sicurezza ed Eventi Sportivi: dal Trattato n. 218 del Consiglio d’Europa al Caso Raciti”, Fabiana Raciti, è entrata nell’aula magna intitolata a suo padre Filippo dove è stata allestita un’esposizione permanente delle uniformi storiche della Polizia di Stato. Tra queste, la più recente è quella indossata dall’ispettore Raciti nella drammatica sera del 2 febbraio 2007 in cui perse la vita.

La tesi di laurea discussa all’Università Kore di Enna, consegnata da Fabiana Raciti, al dirigente del X Reparto Mobile di Catania, GianGiacomo Triglione, adesso accanto all’uniforme del padre, compie un percorso che sottolinea un legame affettivo indistruttibile con quella che era la seconda casa di suo padre Filippo, ma anche il compimento di un lungo percorso di rielaborazione di quanto accaduto.

Fabiana oggi 27enne, aveva 15 anni quando la sua vita familiare cambiò improvvisamente e promise a se stessa che avrebbe dato il suo contributo per cambiare le cose. La sua tesi, che ha avuto come relatore il prof. Paolo Bargiacchi, ordinario di diritto internazionale e co relatore il prof. Andrea Di Landro associato di diritto penale, compie questa promessa e sottolinea l’importanza delle forze dell’ordine dal servizio quotidiano a quello per i grandi eventi, anche in contesto internazionale.

«Quando ancora il processo era aperto, molti studenti ci chiamavano perché studiavano il caso di mio padre, concentrandosi principalmente sull’aspetto costituzionale del Daspo. Ad inizio del mio percorso universitario mi ripromisi di dedicare la tesi a papà. Sono stati due anni di lavoro intenso per capire come affrontarla. Ero partita dal punto di vista penale, analizzando il processo. Poi la vita mi ha portato ad interessarmi alla carriera diplomatica ed avendo vinto una borsa di studio in Qatar ho iniziato ad analizzare il tema della sicurezza legato ai prossimi mondiali di calcio che li si disputeranno ed ho avuto chiaro il tema da trattare: sicurezza ed eventi sportivi».

Fabiana per la sua tesi per la prima volta ha letto le sentenze, le dichiarazioni, la frase riportata dal collega che ha assistito suo padre prima di morire affrontando così quello che da adolescente era troppo duro da vivere, compiendo quella che definisce «la missione della mia vita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA