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Catania, schiaffeggia minore disabile e mette il video sui social: 15enne nei guai

Di Redazione |

CATANIA – Incontra un 15enne suo coetaneo in un negozio di Catania. Lo conosce perché abitano nello stesso quartiere. Comincia a deriderlo per la sua disabilità. Poi lo colpisce a schiaffi e gli dà delle ‘cozzatè, della manate sul collo. Intanto gli altri ragazzi presenti nel locale ridono e riprendono diverti la scena. Poi qualcuno posta il video su Facebook, dove a poco a poco diventa virale e comincia a girare su diverse chat di WhatsApp e di altri social network. E’ l’ennesimo atto di bullismo contro un disabile, questa volta registrato a Catania. Per la vittima, oltre l’aggressione anche l’umiliazione pubblica con il filmato messo in rete e condiviso.

A fare emergere il caso una segnalazione al dipartimento Sicilia Orientale della polizia postale di Catania, diretto dal vice questore Marcello La Bella, che avvia subito le indagini e identifica l’autore dell’aggressione. E’ un 15enne che viene convocato dalla polizia. Accompagnato dai genitori si riconosce nel video e ammette le proprie responsabilità. Ma subito dopo tenta di minimizzare e, cercando di sminuire l’accaduto, dice che non era sua intenzione fargli male o offenderlo, ma che era soltanto uno scherzo tra ragazzi. E su chi ha girato il video sostiene di non ricordare chi fosse presente in quel momento assieme a lui. Il 15enne è tornato a casa, ma ai suoi genitori è stata annunciata la denuncia del figlio per percosse nei confronti di un disabile. La sua posizione è adesso al vaglio della Procura per i minorenni di Catania che dovrà decidere quale iniziative intraprendere. Proseguono, intanto, le indagini della polizia postale per identificare l’autore del video e chi lo abbia pubblicato sul social network. Dal monitoraggio eseguito da investigatori specializzati sembra che il filmato non sia più online. Intanto il vice questore La Bella invita «gli utenti a segnalare la presenza di video di violenze su minorenni, evitandone la divulgazione che potrebbe costituire reato».

I deputati del M5s in commissione Giustizia alla Camera, Devis Dori e Valentina D’Orso, firmatari di una legge contro il bullismo, prendono lo spunto da questa ennesima «terribile vicenda di violenza minorile» chiedono di «intervenire con norme efficaci», che «prevedano anche un’aggravante per la discriminazione nei confronti di una persona con disabilità». “Nel caso di Catania – osservano – l’autore del gesto si è giustificato dicendo che era uno scherzo, non capendo le gravi ripercussioni che la violenza e il bullismo possono avere sulle vittime».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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