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Botte al Garibaldi, l’aggressore denunciato per interruzione di pubblico servizio e lesioni gravi

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Il quarantaduenne catanese che ieri ha aggredito e picchiato due medici dell’ambulatorio di Otorinolaringoiatra del Garibaldi Nesima è stato individuato e denunciato per interruzione di pubblico servizio. Contemporaneamente la polizia, dopo la denuncia dei medici aggrediti, ha provveduto a segnalarlo all’autorità giudiziaria anche per lesioni gravi, per i provvedimenti che si vorranno adottare visto e considerato che uno dei due sanitari ha avuto una prognosi di 30 giorni.

Intanto stamane i due medici si sono sottoposti a un’accurata visita ortopedica. Il primo, quello che è intervenuto in soccorso del collega aggredito a calci e pugni nell’ambulatorio ha riportato la frattura della rotula e una prognosi di trenta giorni. Il secondo, il sanitario oggetto diretto dell’aggressione perché si era rifiutato di visitare il paziente presentatosi in ambulatorio con una ricetta di pronto soccorso scaduta da 4 giorni, ha riportato la distorsione della spalla destra con compromissione dei tendini della fascia rotatoria e contusioni in varie parti del corpo e ne avrà per una ventina di giorni.

Ma in tutta questa vicenda il particolare curioso e singolare si è verificato ieri mattina quando l’aggressore – secondo quanto divulgato dall’ufficio comunicazioni del Garibaldi – si è presentato regolarmente all’ambulatorio di Otorino con una nuova ricetta di pronto soccorso ed è stato visitato dal personale. Forse una dimostrazione di arroganza, oppure una non percezione di quanto aveva provocato solo il giorno prima, causando lesioni a due medici e interrompendo un pubblico servizio con grave disagio per tutti i pazienti che erano in ambulatorio in lista d’attesa.

L’uomo dopo la visita è stato rimandato a casa con la cura per la patologia per la quale si era presentato al pronto soccorso centro ben quattro giorni prima dell’aggressione.

Ulteriori particolari e le reazioni del mondo dei medici – compresa quella dell’Ordine – sul giornale di domani.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA