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Catania, occhiali gratis per chi non può comprarli

Di Redazione |

CATANIA. Andare oltre gli obiettivi didattici per mettersi a disposizione dell’altro. È questo lo spirito che anima un progetto di solidarietà nato nell’Istituto “Enrico Fermi – Filippo Eredia” di Catania con l’obiettivo di fornire gratuitamente occhiali da vista ai più bisognosi. La scuola ha coinvolto la Caritas Diocesana di Catania che, tramite il Centro di Ascolto Diocesano di via Acquicella (di cui è referente il diacono Gino Licitra), ha segnalato alcuni casi previo accertamento della documentazione necessaria. Il progetto, attivo da diversi anni, è stato sponsorizzato dal Kiwanis Catania Nord ed è stato realizzato anche col contributo degli studenti, dei genitori e degli insegnanti.

«È davvero meraviglioso educare alla solidarietà i ragazzi attraverso un’attività di laboratorio – ha spiegato Maria Giuseppa Lo Bianco, dirigente scolastica – e vederli lavorare per acquisire atteggiamenti di rispetto e di aiuto reciproco». Un progetto ormai consolidato e permesso dalla collaborazione e dalla condivisione da parte di tutti i soggetti chiamati in causa: ragazzi, genitori che spesso sono professionisti del settore, docenti e associazioni. Un’idea nata a partire da una semplice constatazione.

«Abbiamo pensato di mettere a disposizione il nostro laboratorio di lenti oftalmiche – ha spiegato la docente Francesca Santonocito, vicepreside dell’Istituto – verso chi ha più bisogno, così da spingerci oltre il nostro ruolo professionale e didattico, guardando le cose dal punto di vista sociale e umano».  

Un lavoro che i ragazzi hanno voluto affrontare con un grande cuore. «Non si è trattata della solita esercitazione – ha aggiunto Sebastiano Musumeci, docente di laboratorio di lenti oftalmiche – perché tutti loro sapevano che avrebbero fatto felice un bambino col loro lavoro». E anche la consegna degli occhiali, ha voluto sottolineare Giuseppe Conte, docente e presidente del Kiwanis Catania Nord, «è avvenuta con la semplicità e la delicatezza necessarie, non è stata urtata la sensibilità dei bambini che hanno ricevuto questo dono come in un semplice gioco».

Un ruolo centrale in questo processo è stato rivestito dalla Caritas Diocesana di Catania. «Abbiamo immediatamente avviato la collaborazione – ha sottolineato don Gino Licitra – e spero che si possa ulteriormente approfondire nei prossimi anni». Un modo per ricordare che l’organismo dell’Arcidiocesi di Catania opera anche al di là di quelle che sono le povertà più manifeste, come il bisogno di cibo o dell’accoglienza. «La carità si manifesta in tutte le sue forme – ha commentato Salvo Pappalardo, responsabile delle attività in Caritas – e anche col coinvolgimento dei più giovani che sono una risorsa essenziale per il futuro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA