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Escursioni Etna, «Così Castiglione danneggia Linguaglossa»

Di Francesco Vasta |

Linguaglossa (Catania) – «La presa di posizione di un intero paese non meritava una risposta di questo tipo». È deluso il sindaco di Linguaglossa, Salvatore Puglisi, dopo che l’ultimo, estenuante, tentativo di aprire un dialogo è andato di nuovo a infrangersi contro un muro». Il muro a cui fa riferimento Puglisi sarebbe quello alzato dal primo cittadino di Castiglione, Antonio Camarda, una volta ricevuta la lettera su cui «la comunità linguaglossese finalmente unita» aveva riposto ben altre aspettative.

L’idea del bando “5+4” anni per sbloccare le escursioni, come rimarca il sindaco Camarda, nemmeno è stata discussa in commissione Lavoro all’Ars e, dunque, leggerla su un documento è stato interpretato come il tentativo di una forzatura. «Qui non si capisce che c’è un intero paese che chiede di andare a quota 3000, facendo proposte che sono anche di buon senso. La pesante situazione che vive l’intero versante nord richiede toni e comportamenti istituzionalmente adeguati», sottolinea invece Salvatore Puglisi. C’era la spinta di tutto questo, dal punto di vista di Linguaglossa, nella lettera firmata da maggioranza, opposizione e e Comitato degli operatori turistici che ha destato «stupore» in Camarda. La nota avanzava la proposta di un bando provvisorio con una proiezione novennale, ma anche contemplando una clausola che, nel caso al quinto anno il project financing varato da Linguaglossa e Castiglione venga aggiudicato, le licenze per il trasporto dei turisti sulla strada per i crateri si interrompano al quinto anno, lasciando spazio ai promotori del project. «Dire no a questa proposta equivale a bloccare i traghetti fra Sicilia e Calabria in attesa della costruzione del Ponte sullo Stretto», ironizza Angelo Di Francesco, esponente del Comitato degli operatori di Etna nord.

Erano proprio questi ultimi ad aver contestato duramente il sindaco di Linguaglossa, anche invocandone le dimissioni. «Ma adesso abbiamo firmato il documento perché dei giochetti non ne possiamo più, il 5+4 ci convince perché assicura i nove anni di durata del bando senza chiudere le porte al project e, anche, assicurando almeno 5 anni di attività alle imprese che faranno offerte per le licenze». Lo sguardo degli operatori e dell’Amministrazione si è intanto già proiettato a martedì prossimo. A Castiglione si terrà, infatti, una seduta del Consiglio comunale dedicata al caso Etna e aperto alla cittadinanza. Una delegazione del Comitato sarà presente, ma c’è anche chi accarezza l’idea di organizzare una vera e propria manifestazione.

Intanto il piano B di Linguaglossa resta ancora in piedi: un appalto, che sarebbe già pronto, ma non è stato ancora emanato, limitato alla sola porzione di strada per i crateri di competenza linguaglossese.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA