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Avvocata rapinata, l’ordine di Catania sarà parte civile

Di Redazione |

«L’Ordine degli avvocati di Catania ha diritto a costituirsi parte civile a tutela del diritto di difesa cui si correla la libertà nell’esercizio del mandato». Così il Gup Loredana Pezzino ha motivato l’ammissione come parte civile dell’Ordine degli avvocati di Catania nel procedimento che vede persona offesa l’avvocato Pilar Castiglia, vittima di una rapina a Biancavilla il 2 ottobre del 2016 nell’esercizio delle proprie funzioni di legale della Lav.

L’imputato è Pietro Tomasello, di 26 anni, accusato di rapina aggravata dalla Procura che ne ha chiesto il rinvio a giudizio per avere, con dei complici, «durante una fiera di animali non autorizzata» aggredito fisicamente l’avvocato «colpendola ripetutamente e violentemente con schiaffi in viso e sulla testa, con pugni sulla schiena e strattonandola con forza» per «impossessarsi della sua borsa».

Durante l’intervento della polizia giudiziaria, inoltre, «la folla presente in piazza si scagliava contro» l’avvocato «insultandola e picchiandola». La costituzione di parte civile era stata presentata dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Catania, Rosario Pizzino, rappresentato in aula dalla penalista Monica Foti.

«La libertà dei singoli associati – ha commentato Pizzino – è assicurata dagli ordini di appartenenza e la lesione del singolo lede anche quello dell’organismo associativo. L’avvocato Pilar Castiglia è stata picchiata e rapinata del cellulare e della borsa contenente, tra l’altro, l’agenda delle udienze e il tesserino di appartenenza al nostro Ordine. Questi fatti rappresentano una ferita per tutti gli avvocati catanesi che, quindi, siamo parte lesa, perché – ha concluso Pizzino – l’aggressione di un avvocato deve essere intesa come l’aggressione di tutta l’Avvocatura».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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