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Spaccio di droga, 8 condanne per nuove leve del clan Assinnata di Paternò

Di Mary Sottile |

Paternò (Catania) – Nell’agosto dello scorso anno l’operazione “Assalto”, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Catania, che portò dietro le sbarre 12 persone, ritenute legate al clan degli Assinnata. Per la quasi totalità nuove leve, legate al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Per nove di loro, in Tribunale a Catania, è arrivata la sentenza in primo grado, al termine del processo con rito abbreviato, davanti al Gup, Stefano Montoneri, pubblico ministero Andrea Bonomo. Il procedimento si è concluso con otto condanne e un’assoluzione.

In dettaglio: Domenico Assinnata junior, ex collaboratore di giustizia, figlio del boss Turi Assinnata, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Il giovane Assinnata era considerato prima dell’arresto e prima della sua decisione di collaborare con la giustizia, il possibile nuovo punto di riferimento del gruppo mafioso. Stessa condanna, 20 anni di reclusione, per l’ex suocero Erminio Laudani. Per il figlio di quest’ultimo, nonché ex cognato di Domenico Assinnata, Gaetano Laudani, la condanna scende a 12 anni e 2 mesi. Per tutti e tre la condanna riguarda il reato di associazione mafiosa e associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Per approfondire leggi anche:ESTORSIONI, DROGA E “INCHINI”: COSI’ LA MAFIA CONTROLLA PATERNO’

Pene più lievi per gli altri imputati che devono rispondere della sola associazione finalizzata sola accusa di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Ivan Gianfranco Scuderi, Marco Giuseppe Sciacca, Cristian Terranova, Samuele Cannavò, condannati tutti a 10 anni di reclusione, a testa; e Marco Impellizzeri, condannato a 10 anni e 2 mesi di reclusione. Assolto, invece, Rocco Anello. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Antonio Giuffrida, Andrea Giannninò, Carmelo Lo Presti, Vittorio Lo Presti, Antonio Gullotta, Salvatore Milicia e Massimo D’Urso. Hanno scelto, invece, di essere giudicati con rito ordinario gli altri tre arrestati: Rosario Sammartino (difeso dall’avvocato Antonio Giuffrida), Alex Atanasio (difeso dall’avvocato Monica Catalano) e Francesco Iannino (difeso dall’avvocato Roberta Castorina). Dopo la prima udienza, tenutasi nei giorni scorsi, la prossima è stata fissata al 9 gennaio del 2020, davanti la III sezione del Tribunale di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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