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Catania, la pusher incastrata dai “Lupi” acrobati

Di Concetto Mannisi |

E’ di appena qualche giorno addietro il blitz dei carabinieri nel quartiere Pigno, che ha portato al rinvenimento di un vero e proprio arsenale (armi per diecimila euro rubate qualche mese fa a Ispica, nel Ragusano) nonché di un discreto quantitativo di sostanze stupefacenti. Nell’occasione è stata arrestata una persona e – non è da escludere – sono state poste anche le basi per ulteriori attività.

Non per nulla nel fine settimana i carabinieri al Pigno sono tornati. E grazie al lavoro della squadra “Lupi” del Nucleo investigativo del comando provinciale hanno sequestrato dell’altra droga e arrestato una donna per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta della cinquantanovenne Gaetana Ursino.

I militari, secondo le informazioni che è stato possibile acquisire da fonti investigative, starebbero affinando il tiro su tutti gli elementi costituenti la catena di personaggi che, a vario titolo, consentono lo smercio al minuto della droga, in special modo in alcune delle aree maggiormente interessate dallo spaccio.

Nello specifico è stata messa nel mirino l’abitazione della Ursino, in via dei Sanguinelli. Là dove, dopo avere organizzato meticolosamente la perquisizione, i “Lupi” si sono recati.

Alcuni militari, così, supponendo che la donna non avrebbe perso tempo a sbarazzarsi della droga prima del loro ingresso nell’abitazione, si sono calati da una finestra laterale con accesso diretto all’appartamento. Ciò mentre altri carabinieri, che subito hanno preso a bussare alla porta di quell’abitazione, hanno “richiesto” l’accesso.

Insomma, a Gaetana Ursino non è rimasto altro da fare se non “accettare” la visita, che ha portato al rinvenimento di due involucri di plastica contenenti circa 30 grammi di cocaina, nascosti dentro una borsa a sua volta riposta all’interno di uno degli armadi dell’abitazione.

La donna, visibilmente scossa, ha a quel punto ammesso le proprie responsabilità, discolpando i propri congiunti e rafforzando l’ipotesi investigativa degli operanti in base alla quale la Ursino fosse solita custodire la droga per conto terzi. Ciò avvalorato anche dal fatto che nel corso della perquisizione non sia stato trovato alcun tipo di materiale occorrente per il confezionamento delle dosi.

Gaetana Ursino, dopo i procedimenti di rito, è stata accompagnata e rinchiusa nella casa circondariale di piazza Lanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA