Rapina un bar vicino casa sua, ma il titolare lo affronta e lui deve rinunciare al colpo, ma non alle manette. I Carabinieri di Mineo hanno infatti fermato il 25enne Vincenzo Biagio Turrisi di Mineo per tentata rapina aggravata e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale. L’uomo, sorvegliato speciale, nella serata dello scorso 30 dicembre aveva deciso di rapinare un bar con annessa sala giochi nei pressi della sua abitazione. Il titolare un uomo di 72 anni, ovviamente lo ha subito riconosciuto. Turrisi si era presentato nel bar con la mano dentro il giubotto come se avesse con sé un’arma pretendendo la consegna dell’incasso giornaliero. La reazione della vittima ha però disorientato Turrisi, con il quale ha

ingaggiato una colluttazione per evitare che il bandito gli scippasse il marsupio con all’interno 1500 euro. Turrisi ha comunque avuto la meglio ma le urla della vittima hanno attirato l’attenzione di un vicino che ha subito avvertito i carabinieri.

L’immediato intervento dei militari ha consentito di trovare nei pressi del bar in questione un trapano avvitatore che, celato opportunamente nel giubbotto dal rapinatore per intimorire la vittima, simulava effettivamente la presenza di un’arma da fuoco. Le ricerche del fuggiasco sono durante poche ore: è bastato cercarlo nelle abitazioni di parenti e conoscenti per localizzarlo e arrestarlo. Turrisi è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA