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Acireale, bufera sull’Ave Maria del neomelodico

Di Angela Seminara |

Acireale (Catania) – Hanno assunto proporzioni rilevanti le voci che in questi giorni circolano ad Acireale, secondo cui durante la festa di San Sebastiano del prossimo 20 gennaio, sarebbe prevista una fermata del fercolo in uno dei quartieri del territorio, con tanto di cantante neomelodico che si esibirebbe in un’Ave Maria dedicata al Compatrono acese. I meglio informati dicono invece, che l’occasione nasce per festeggiare l’uscita dal carcere di una persona vicina ad ambienti criminali, in particolare il clan Cappello. La diceria – se di questo si tratta -sta mettendo in subbuglio la serafica cittadina, le forze dell’ordine, l’amministrazione comunale, la chiesa e persino il prefetto di Catania il quale sarebbe a conoscenza della vicenda.

Al momento, le bocche sono cucite, anche se dal commissariato di polizia di Acireale fanno sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione sull’eventuale esibizione e che, dal punto di vista dell’ordine pubblico, verrà garantito il normale svolgimento della festa. Anche la Diocesi di Acireale insieme con la basilica di San Sebastiano e il Comitato dei festeggiamenti, per mettere fine alle voci che continuano a susseguirsi, si sono visti costretti a far pervenire una nota nella quale si legge : «In occasione dei solenni festeggiamenti in onore del compatrono San Sebastiano, che avranno luogo lunedì 20 gennaio nella città di Acireale, comunichiamo di essere totalmente estranei alle voci circolate negli ultimi giorni, che vorrebbero una sosta programmata del fercolo dinanzi ad una esibizione di musica neomelodica. La presente Diocesi, la Basilica ed il Comitato non avallano alcuna iniziativa similare ed autorizzano, altresì, tutte le altre soste tradizionali e di natura tecnica». Anche il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Angela Foti è intervenuta nella vicenda: «Non ho contezza di quanto ci sia di vero nelle voci che si rincorrono in queste ore ad Acireale circa il concerto neomelodico in concomitanza dei festeggiamenti del compatrono di Acireale San Sebastiano – ha detto -.

Senza voler mettere in discussione la libertà di espressione costituzionalmente garantita e la laicità sia dello Stato che del Comune, ritengo, che per motivi di ordine pubblico e di rispetto della celebrazione religiosa che si consuma proprio nella giornata del giorno 20, sarebbe appropriato che gli organi preposti non autorizzino alcuna manifestazione che possa intralciare le celebrazioni del Santo Patrono. Quanto poi alle voci – conclude – che tale iniziativa musicale possa essere riconducibile a certi ambienti, cambiare la data poco influisce. Immagino che il prefetto di Catania con i suoi organi dislocati sul territorio abbia tutti i mezzi per fare i dovuti approfondimenti ed eventualmente prendere tutti i provvedimenti conseguenziali per bloccare sul nascere riprovevoli inneggiamenti della cultura mafiosa com’é purtroppo già avvenuto in altre realtà regionali».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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