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Crollo a Catania, inquilini rimasti senza casa chiedono perizia sul palazzo

Di Redazione |

CATANIA – «E’ assolutamente necessario ed indifferibile procedere con gli accertamenti tecnici sui luoghi del disastro». Lo chiedono alla Procura di Catania dodici dei residenti e l’amministratore del palazzo di via Castromarino che ha subito un crollo la notte del 20 gennaio scorso. Le persone rimaste senza casa sollecitano, con un atto depositato dal loro legale, l’avvocato Giuseppe Lipera, i magistrati titolari dell’inchiesta a «disporre tutti i necessari accertamenti tecnici» vista «l’acclarata precarietà accertata dello stabile e l’attuale pericolo totale di crollo dello stesso», permettendo “alle parti interessate di nominare propri consulenti tecnici di parte”.

Nella richiesta si sottolinea come, il 17 gennaio scorso, giorno del dissequestro dell’immobile dopo il parere di un consulente tecnico del Pm, veniva «appurato un inquietante e a dir poco allarmante anomala inclinazione verso l’esterno della facciata dello stabile interessato dal crollo». Subito dopo «le autorità procedevano alla chiusura di via Castromarino e all’inibizione dell’uso di alcuni garage». «La deformazione dello stabile – aggiunge l’avvocato Lipera nella richiesta – si protraeva minacciosamente sul versante opposto della stessa via». Questo «superiore gravissimo fatto», secondo il penalista, «è sintomatico della possibile, costante e progressiva perdita di stabilità dell’intero stabile» e che, «conseguentemente, deve trarsi che lo steso potrebbe essere in pericolo di crollo». E per questo chiede alla Procura «il procedersi ai dovuti accertamenti tecnici» anche con la nomina di «periti per le parti interessate».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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