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Acireale, pesce alterato venduto in casa popolare da un pregiudicato con reddito di cittadinanza

Di Redazione |

Acireale (Catania) – Un’attività illegale di lavorazione e commercio di prodotti ittici all’interno di un palazzo di edilizia popolare. E’ quanto hanno scoperto ad Acireale gli agenti del Commissariato locale di Polizia, intervenuti insieme al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria e di Igiene Pubblica di Acireale e della Polizia Municipale – Ufficio Annona ed Abusivismo Edilizio –. 

Coinvolti nell’attività, gestita dal pluripregiudicato M.C. di 62 anni, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso 416 bis. C.1, e sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, anche quattro soggetti, tra cui un minorenne, trovati mentre lavoravano prodotti ittici, privi di tracciabilità e manipolati senza alcun rispetto delle procedure igienico sanitarie previste dalla normativa vigente ed in locali in difetto delle previste autorizzazioni sanitarie. L’attività in questione è stata quindi sospesa con apposita ordinanza, dal personale ASP (Dipartimento di Prevenzione Veterinaria).

I prodotti ittici, quantificati in kg 95 di gambero rosa, decongelato; kg 6, di gambero rosa, decongelato già sgusciato; kg 80 circa di alici e sarde congelate, venivano riposti in appositi vassoi riportanti false etichette, ma dopo aver accertato che erano stati trattati con additivi chimici non consentiti, sono stati sottoposti a sequestro e distrutti. M. C., in qualità di utilizzatore del locale ispezionato nonché gestore dell’attività di lavorazione e commercio di prodotti ittici, è stato deferito alla competente Autorità giudiziaria. Quattro delle persone presenti non erano state “regolarizzate” secondo le normative vigenti in materia di lavoro e legislazione sociale, e quindi al datore di lavoro è stato notificato “provvedimento alla sospensione dell’attività imprenditoriale” ed elevata una sanzione amministrativa. Il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania intervenuto, ha inoltre appurato che il sessantenne M.C. era anche beneficiario del reddito di cittadinanza. Parimenti e per la violazione delle disposizioni, in materia di reddito cittadinanza, sono stati segnalati altri tre soggetti quali indebiti percettori di reddito di cittadinanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA