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Catania, le bancarelle della Fiera messe in vendita su Internet

Di Cesare La Marca |

CATANIA – Pur con i suoi mille problemi, la Fiera di piazza Carlo Alberto non aspettava certo Internet per essere “globale”, con la sua China town sempre più estesa a un crescente numero di botteghe e bancarelle, e le sue comunità di immigrati più o meno inserite nella maggiore realtà commerciale all’aperto della città. Adesso però – sebbene tra le croniche emergenze di abusivismo e viabilità, e un problematico tentativo in corso per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti – sembra essere arrivata la legittimazione che serviva per un mercato storico e popolare sì, ma proiettato a grandi passi verso il futuro.

Così, se in passato il posto vendita e la licenza si cedevano trovando l’acquirente con il passaparola – se fosse mancato il figlio, il nipote, l’amico o il cinese pronto a cimentarsi nella promozione a gran voce di giubbotti, magliette, felpe, pigiami, calzini e mutande, oppure generi alimentari – adesso la vetrina per la bancarella in vendita è anche e sempre di più quella di “Subito.it”. Qui, tra uno scooter e un’automobile, un vecchio orologio e un macinacaffè, ci si può imbattere in diversi annunci di posti in vendita alla Fiera di piazza Carlo Alberto, di varia estensione, dai sei ai dieci metri quadrati, comprensivi di bancarella, ombrellone, licenza e suolo pubblico regolarmente pagato, con richieste che vanno dai 6.500 ai ventimila euro, in base alla posizione e alla tipologia di autorizzazione commerciale.

In tempi di crisi, potrebbe anche essere un’idea e un’opportunità per un giovane che volesse con un investimento relativamente contenuto avviare questa “start up”. A patto però di avere nel sangue la stoffa del venditore, perché nella vita e a maggior ragione in piazza Carlo Alberto non ti regala niente nessuno, e bisogna essere in grado di competere su qualità e prezzi, gridare più forte “aneuro” e agitarsi, quasi come al mercato di Wall Strett, per fare crescere le quotazioni della propria merce e non soccombere alla sempre più temibile concorrenza dagli occhi a mandorla.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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