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Coronavirus, a Librino il “non uscire da casa” è “fai da te”: 26 denunciati

Di Redazione |

Ventisei persone sono state denunciate dai poliziotti del commissariato Librino perché sorpresi per strada nonostante i divieti delle autorità per tentare di contenere il contagio da coronavirus. Tutte sono accusate di non aver ottemperato all’ordine di rimanere a casa salvo giustificato motivo e, come noto, i motivi che consentono di circolare sono quelli di salute, lavoro solo per determinate categorie e necessità come ad esempio recarsi in farmacia e/o fare la spesa.

Uno dei soggetti che ha rilasciato l’autocertificazione, è stato sorpreso alla guida di un’autovettura senza essere in possesso della patente e, fatto di rilievo, che ha anche dichiarato nell’autocertificazione false attestazioni in ordine alle proprie generalità, dando il nome di un’altra persona munita invece di patente: per questo motivo, è stato indagato per il reato di false attestazioni sulla propria identità e multato di 5000 euro.

Durante le operazioni sono stati anche diffidati 13 titolari di attività commerciali che non rispettavano le misure. Ancora, molti pluripregiudicati, sottoposti all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria, si sono presentati al Commissariato di Librino per firmare facendosi accompagnare da altri soggetti ragione per la quale questi ultimi sono stati denunciati inottemperanza al provvedimento di non uscire da casa. Tra essi un pluripregiudicato che si è presentato al Commissariato per firmare con un’autovettura priva di assicurazione e senza essere in possesso della patente di guida. Ulteriori controlli effettuati in Viale Moncada sette persone sono state denunciate per furto aggravato e occupazione abusiva di bene demaniale e altri 2 per furto aggravato.

Scoperto anche un supermarket abusivo con cinque dipendenti in nero tra cui un minore di anni 14: ai dipendenti era corrisposto 1 euro all’ora. Il genitore del minore, percettore del reddito di cittadinanza, è stato denunciato per aver fatto interrompere la scuola dell’obbligo alla figlia minore al fine di aumentare il reddito del proprio nucleo familiare. Inoltre c’è anche il caso di un soggetto entrato, col proprio ciclomotore e senza autorizzazione, all’interno del Commissariato di Librino per sporgere una denuncia senza però senza il casco protettivo. Ragione per la quale è stato multato e la moto sequestrata.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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