CATANIA – C’è un primo albergo Covid della provincia etnea. La convezione è stata firmata tra l’Asp e un imprenditore. Il Covid hotel è l’Ibis Styles di Acireale che costeggia la Statale 114. Una trentina di stanze messe a disposizione per accogliere i positivi al Covid-19 già guariti e senza sintomi e dimessi dagli ospedali, ma ancora col rischio di essere contagiosi per le famiglie. A questo punto per liberare un posto letto nei reparti il paziente viene trasferito in queste strutture dove continua la sua quarantena.

L’hotel sarà disponibile anche per tutte quelle persone positive che non saranno nelle condizioni di effettuare la quarantena in casa, o perché sono sole e hanno bisogno di essere seguite da personale medico, o perché essendo in contatto con la famiglia rischiano di diffondere il virus dentro le mura domestiche.

E’ il primo provvedimento di assistenza per quelle persone sospette abbandonate in casa che da oltre 10 giorni sono privi di qualsiasi assistenza sanitaria che si riduce solo a una telefonata dei medici di famiglia.

Il Covid hotel risponde alla ordinanza del 23 marzo del presidente della Regione Nello Musumeci che invitava le Asp ad effettuare la convenzione con le strutture i cui imprenditori avevano dato il benestare per tramutarsi in temporanei centri quarantena. Nel testo della delibera dell’Asp si legge che la «struttura, individuata da questa Asp, ad esito dei controlli effettuati dal dipartimento prevenzione risulta essere inclusa nell’elenco delle strutture alberghiere fornito dalla Regione…». Quindi è «idoneo stipulare con la predetta struttura una convenzione con il relativo corrispettivo di un importo presunto di 118mila euro… per la durata non inferiore ai 60 giorni».

E’ ovvio che l’hotel sarà guardato a vista dalle forze dell’ordine e a nessun parente dei ricoverati sarà possibile fare visita alle persone che saranno in quarantena. Il personale dell’Asp provvederà a tutte le necessità che i pazienti avranno bisogno nel corso del periodo di isolamento.

La convenzione è stata firmata venerdì scorso e resa immediatamente esecutiva per far fronte alla prossima settimana in cui – secondo quanto sostengono alla Regione – potrebbe manifestarsi il picco dei contagi, reagenti finiti permettendo, perché se questi non dovessero arrivare per tempo non si potrà avere la certezza sui casi riscontati…

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